DAL 2012 SI PRESENTA IN MANIERA MASSICCIA L’ATTACCO DOVUTO ALLA PIRALIDE DEL BOSSO
Demetra è specializzata in questo tipo di trattamento garantendo sicurezza per l’operatore e per la pianta. Chiedici un preventivo.
Una nuovo parassita di origine asiatica recentemente introdotto in Italia è un vero problema del bosso minacciando le piante di bosso di vivai e giardini all’Italiana. Cydalima perspectalis (sinonimi: Diaphania perspectalis, Glyphodes perspectalis) è un insetto originario dell’Asia, diffuso in Cina, Corea e Giappone. E` fitofago del bosso (Buxus spp.) e le sue larve si sviluppano nutrendosi delle foglie di quest’ultimo causandone gravi danni estetici e fisiologici. L`insetto è stato rinvenuto per la prima volta in Europa, in Germania, nel 2007 e successivamente in Svizzera (2008), Francia (2008), Austria (2009) e Olanda (2009). L`areale di diffusione del parassita è attualmente in espansione ed è per questo che l`EPPO (European and Mediterranean Plant Protecion Organization) lo ha inserito nella lista di allerta (Eppo alert list). E` del luglio 2011 il suo primo rinvenimento in Italia, in Lombardia, nella provincia di Como. Appartenente all’Ordine dei Lepidotteri e alla famiglia dei Piralidi, le sue larve defogliano le piante del genere Buxus, essenza pregiata a lenta crescita, coltivata nei vivai e impiegata per la realizzazione di giardini all’italiana; risultano essere particolarmente sensibili all’infestazione le specie B.microphylla, B. microphylla var. insularis, B.sempervirens e B.sinica. Le uova sono deposte a gruppi, parzialmente sormontate l’una all’altra, al di sotto della pagina fogliare. Inizialmente di colore giallo pallido, imbruniscono con la maturazione lasciando intravedere al loro interno la capsula cefalica in via di formazione e dal colore nerastro. Le larve di colore verde giallastro sono caratterizzate dall’avere bande nere e striature bianche lungo tutto il corpo. A maturità raggiungono i 4 cm e, come già detto, si nutrono delle foglie e dei germogli del bosso; elevati livelli d’infestazione possono determinare la completa defogliazione delle piante. Le crisalidi misurano circa 2 cm e sono inizialmente di colore verde con strisce nere lungo la parte dorsale per divenire con la maturazione di un colore marrone scuro. Si trovano ben nascoste all’interno della vegetazione, avvolte da un bozzolo sericeo biancastro. L`adulto è una farfalla con apertura alare di 4 cm e ali di colore bianco con bruna bande marroni scure sui bordi. La biologia di C. perspectalis in Europa non è ancora ben conosciuta. In Germania l’insetto compie due – tre generazioni all’anno e sverna come larva in un bozzolo tessuto in autunno tra le foglie. L`anno successivo, con l’arrivo delle temperature miti primaverili, la larva completa il suo sviluppo, s`impupa e sfarfalla per dare il via alla prima generazione. Nonostante le sue capacità di volo e di colonizzare nuovi areali attraverso dispersione naturale, anche questo insetto è considerato un “autostoppista“. Ciò significa che nuovi areali molto distanti da quelli d’origine vengono raggiunti da uova, larve e pupe presenti su piante di bosso infestate provenienti da altri paesi.
Sintomi : Le larve defogliano le piante di bosso. Le uova sono deposte a gruppi, parzialmente sormontate l’una all’altra, al di sotto della pagina fogliare. Inizialmente di colore giallo pallido, imbruniscono con la maturazione lasciando intravvedere il loro interno la casula cefalica in via di formazione e dal colore nerastro. Le larve di colore verde (fig. 4)giallastro sono caratterizzate da bande nere e striature bianche disposte lungo tutto il corpo. A maturità raggiungono i 4 cm e come già detto si nutrono delle foglie e dei germogli del bosso; elevati livelli d’infestazione possono determinare la completa defogliazione delle piante. Le crisalidi misurano circa 2 cm (fig. 3)e sono inizialmente di colore verde con strisce nere lungo la parte dorsale per divenire con la maturazione di un colore marrone scuro. Si trovano ben nascoste all’interno della vegetazione, avvolte da un bozzolo sericeo biancastro. L’adulto (fig. 2) è una farfalla con apertura alare di 4 cm e ali di colore bianco con bande marroni scure sui bordi.
Ciclo biologico : Non ancora ben definito in Europa. In Germania dove è comparso nel 2007, Italia arrivato nel 2011 in Lombardia, l’insetto compie 2/3 generazioni all’anno e sverna come larva in un bozzolo tessuto in autunno tra le foglie (fig3). L’anno successivo, con l’arrivo delle temperature primaverili la larva completa lo sviluppo e da il via alla prima generazione. L’attacco delle larve al bosso spesso si accompagna alla buxicola, una malattia fungina che contribuisce a indebolire ulteriormente le piante.
Strategie di difesa : Controllo degli stadi giovanili con trattamenti insetticidi mediante ripetuti principi attivi abattenti tipo deltametrina o cipermetrina o con regolatori di crescita. Tratto dal Floricultore n. 10/2011 Autori Andrea Tantardini e matteo Maspero Fitopatologico Lombardia, centro MIRT Minoprio Come riconoscere preventivamente l’attacco: Sottili ragnatele su bosso, piccole macchioline gialle mai notate prima, farfalle bianche notturne che volano in vicinanza dei bossi. Demetra è specializzata in questo tipo di trattamento garantendo sicurezza per l’operatore e per la pianta. Chiedici un preventivo.
Trappole a feromoni per cattura massale e monitoraggio contro la piralide del bosso
Mappa delle segnalazioni: I nostri visitatori segnalano massicci attacchi nel Veneto. Ma il fenomeno sembra allargarsi a macchia d’olio. Segnalateci in questa mappa la zona del vostro attacco
Per segnalare la zona della vostra infestazione cliccate sul questo link. *E’ necessario avere un account Google per poterla editare. *Attenzione: La Mappa per problemi non dipendenti da noi non è compatibile con Internet Explorer. Vi consigliamo di visualizzarla con Google Chrome Per come aggiungere una segnalazione:
- Fai clic sull’icona segnaposto di colore blu . Il cursore si trasforma nell’icona con mirino a “X”. Il mirino indica il punto esatto in cui viene posizionato il segnaposto.
- Sposta il cursore nella posizione appropriata. Se decidi di rimuovere il segnaposto, premi il tasto Esc.
- Fai clic per posizionare il segnaposto nel punto scelto.
- Aggiungi il nome del luogo e la data di avvistamento.
- Al termine delle operazioni, fai clic su OK per salvare.
Aggiornamento 2016 – Febbraio
Preparatevi alla nuova stagione vegetativa, con la ripresa anche la piralide tornerà come ogni anno.
Abbiamo aggiornato la mappa sviluppando la distribuzione delle vostre segnalazione.
L’intero nord è infestato, così come la zona centrale ad esclusione dell’appenino tosco-emiliano.
Dalle isole e dal sud italia non sono giunte segnalazioni.
Inviateci le vostre nuove segnalazioni nella nostra mappa
Aggiornamento 2015 – Aprile
La Piralide è ufficialmente tornata, vi raccomandiamo trattamenti cadenzati con prodotti biologici.
Di seguito postiamo delle nuove foto che ci arrivano dalla provincia di Bergamo:
Trappole a feromoni per cattura massale e monitoraggio contro la piralide del bosso
Aggiornamento 2015 – Marzo
Vi consigliamo di potare il secco dai vostri bossi, pulire i residui sotto chioma, e controllare se sulle piante sono presenti le pupe a svernare,
Ai primi caldi primaverili vi consigliamo un trattamento Bio con Bacillus per abbattere le prime larve che si sviluppano.
Controllare l’infestazione sin dai primi mesi vegetativi è importante.
Aggiornamento 2014 – Novembre
La Piralide sino a Novembre ha continuato a danneggiare i bossi, con l’arrivo dell’inverno il fenomeno ovviamente si è ovviamente arrestato.
Le zone colpite sono tutto il Nord, dalla Valle d’Aosta al Friuli, al Centro tutta l’Emilia Romagna e la Toscana (non sono giunte segnalazioni nella fascia appenninica), alcune segnalazioni nelle Marche, Abruzzo e Umbria e Lazio.
Non arrivano invece segnalazioni dal Sud, probabilmente lo stesso Bosso è poco usato come pianta ornamentale.
Aggiornamento 2014 – Luglio
Pubblichiamo un grafico delle visualizzazioni di questa pagina. Presupponiamo che le ricerche che portano a questa specifica pagina, siano un dato abbastanza significativo per dimostrare che siamo nella II generazione dell’anno. Dopo un periodo terribile con l’infestazione di Aprile, ora sono tornate a crescere in Luglio, confrontando l’anno scorso prevediamo un altro attacco a Settembre. Continuate a segnalare in mappa la zona di infestazione.
Aggiornamento 2014 – Aprile Il Dr. Giovanni Bosio Settore Fitosanitario – Regione Piemonte ci segnala questa Scheda divulgativa vi consigliamo di leggerla attentamente. Grazie alla collaborazione dei nostri visitatori inseriamo le foto degli ultimi attacchi:
Fabio ci scrive: “Da alcuni giorni avevo notato un certo rinsecchimento di un paio delle 4 piante di bosso ma avevo pensato a problemi di siccità ; oggi dopo un’attenta analisi ho scoperto la presenza di questo insetto infestante ;ho pertanto spruzzato Etifos ( Clorpirifos metile) con buoni risultati tuttavia notando ancora diversi insetti vivi ho provveduto alla potatura delle piante, anche di quelle sane che stavano cominciando a subire l’attacco di questo bruco. Spero di esservi stato utile.”
Altre foto di attacchi inviatoci dai nostri visitatori
Aggiornamento 2013 – Agosto Un nostro visitatore ci ha inviato delle foto dei danni provocati sul Bosso.
Ricostruiamo le operazioni che ha effettuato cosi’ da rendere a chi ci legge un servizio sempre più completo. Già nel 2011 i bossi hanno manifestato sintomi caratterizzati da involucri di ragnatele inglobando uno o più ramoscelli e contenenti molteplici “micro-uova” di colorito grigiastro-ocra. L’ infestazione, si è ripetuta nel 2012 in maniera diffusa, tanto che a metà maggio 2012 è stata eseguita una drastica potatura (bruciando tutto il tagliato) Successivamente con un insetticida della Bayer Garden ( Redan 22 a base di Clorpirifos-metile puro g 22,1). In seguito, probabilmente per l’abbondante potatura eseguita e il perdurare del caldo eccessivo dell’estate, il bosso ha assunto un aspetto secco-spelacchiato e soltanto da una decina di giorni sta rimettendo mini foglioline all’apparenza normali.
Inoltre si è provveduto a eliminare le ultime pupe. Dopo varie segnalazioni sembra che la Piralide attacchi seppur in maniera più lieve anche altre essenze tra le quali Rosa sp. Inviateci le vostre foto a grasso@demetra.net. Demetra è specializzata in questo tipo di trattamento garantendo sicurezza per l’operatore e per la pianta. Chiedici un preventivo.
Grazie ! Ho scoperto cosa ha distrutto nel giro di un paio di settimane i 5 cespugli di buxus a dimora nel mio giardino da una quindicina di anni. Adesso li ho tutti tagliati sperando che riescano a riprendersi. Mi sapete dare qualche altro consiglio? E’ necessario effettuare qualche trattamento parassitario? Lì vicino ho altre piante possono essere state attaccate anch’esse? ( albero di noce, ortensie, pianta del calicantus siepe di lauro glicine rampicante) Come l’insetto può essere arrivato nel mio giardino?
La Piralide del bosso attacca solo il Bosso quindi può star tranquilla per le altre specie vicine. Quando trova l’insetto lo può combattere con prodotti a base di piretro acquistabili in qualsiasi negozio di giardinaggio.
Per quanto riguarda l’arrivo dell’insetto nel suo giardino è abbastanza naturale in quanto l’insetto è da poco arrivato nel nostro territorio e si sta moltiplicando, per questo fatto è sotto monitoraggio del servizio fitopatologico della Lombardia.
Buonasera, informo che in maniera minore ma la piramide ha attaccato l’edera e piante aromatiche vicine a una siepe di bosso….
E’ la prima segnalazione che ci perviene di attacchi su altre specie, se possibile le chiediamo di inviarci qualche foto a grasso@demetra.net per poter valutare meglio la sua infestazione.
grazie Saluti
Buonasera, vi segnalo che la pirale attacca anche le ginestre…
Grazie dell’info, ha per caso delle foto ?
mi ha decimato le foglie di due rose…Saronno
controlli bene da internet se è lo stesso bruco, perché anche le rose hanno i loro piccoli guai specifici
Buongiorno. Oggi 26 agosto 2014 segnalo la presenza delle larve di Piralide sul piccolo bosso in vaso nel cortile di casa mia. Mi trovo a Torino in pieno centro storico. Le ho identificate grazie a ricerche su internet che mi hanno portato fino a voi. Ho altre piante in cortile, che terrò sotto controllo.
Grazie per l’aiuto!
Grazie e buon lavoro
Il povero bosso si è infettato rapidamente (siamo in provincia di Alessandria). Ho usato Confidor, ma ora cosa faccio dei bruchi morti che cadono a terra? poso lasciarli o li devo raccogliere (cosa che proprio non vorrei fare…) grazie
Di soliti questi cadaveri sono raccolti da uccelli e formiche, ma purtroppo queste larve morte sono tossiche per via dell’insetticida che è stato usato, per cui le formiche che trasportano questi residui nel formicaio subiscono a loro volta l’effetto negativo del prodotto utilizzato, lo stesso vale per i merli o altro che sono ghiotti di larve e che rischiano, se non di morire, di accumulare prodotto tossico nel proprio organismo.
Questo è un punto molto importante che ci dovrebbe spingere ad usare solo prodotti a bassissima tossicità ( quello che lei ha usato non lo è) o biologici !!
Le consiglio di rastrellare sotto la siepe e buttare il materiale di risulta nella compostiera o conferirlo con la frazione umida della spazzatura.
Salve…la mia siepe composta da circa 120 piante di bosso è stata attaccata dalla piralide che stava lentamente distruggendo tutte le foglie.Dopo alcuni trattamenti che ho fatto con insetticida, confidor, sembra che va meglio ma vedo ancora delle piccolissime larve che continuano a mangiare le foglie….cosa posso fare ancora per risolvere il problema…
Inoltre alcune piante hanno iniziato a seccare lentamente dalla parte superiore e gradualmente si sono seccate….e sono morte…questo è iniziato l’anno scorso che ne ho cambiate 4-5 e la cosa sta andando avanti.Ho trattato la base delle piante con un fungicidia PROMAG….
La mia paura che la cosa va avanti e tutta la mia siepe si seccherà..e non riesco a capirne il motivo, premetto che al centro del giardino ho un grosso albero, spero non sia lui il problema.
Per ogni vostro chiarimento vi ringrazio anticipatamente
Probabilmente le larve più giovani hanno una resistenza maggiore alla deltametrina dagli ultimi commenti pervenutaci, la cosa migliore ma molto dispendiosa in termini di tempo è la pulizia manuale di tutte le piante ove possibile a mano eliminando le larve. Se provate nuovi prodotti saremo felici di pubblicare le vostre testimonianze, e non mancate di inviarci delle foto per arricchire questo post.
Saluti
Existed un prodotto biologico assolutamente non tossico da dare in un asilo per preveire la piralide ? Grazie
Esiste. Si tratta del Bacillus thuringiensis sub. Kurstaki, prodotto biologico attivo solo sulle larve di lepidotteri.
Si distribuisce con un normale irroratore bagnando bene tutta la siepe, nelle ore serali, magari ripetendolo dopo due giorni.
Unico limite è che dovendo essere ingerito dalle larve per avere l’effetto letale, non è attivo sulle larve grosse, prossime all’impupamento, perché semttono di mangiare.
Per cui se l’infestazione è avanzata, le consiglierei un trattamento con un insetticida a base di piretro o piretroidi (bassa tossicità) effettuato, per esempio, il venerdì pomeriggio, in questo modo per il lunedì mattina al ritorno dei bambini, non c’è più nulla di tossico in giro ( questi piretroidi hanno un tempo di carenza di circa 3 giorni).
Poi dopo aver eliminato tutte le larve presenti al momento, la successiva infestazione la può tenere sotto controllo utilizzando solo il Bacillus.
buon lavoro
Grazie per i preziosi consigli, io abito in provincia di Torino, e vi segnalo che oltre ai bossi nel mio giardino sono state attaccate anche le piante di edera.
Provero con i prodotti che mi avete segnala…..
a presto
Salve da oggi ho visto anche il mio bosso infestato da questo bruco verde ed ho cominciato subito il trattamento con reldan 22 6ml in 2 l. vorrei sapere se è giusto il prodotto e il dosaggio. Grazie
Il prodotto che ha usato è un insetticida abbastanza potente, ovviamente va bene, ma per combattere la piralide vanno bene anche prodotti meno tossici ( tipo piretroidi), ma soprattutto ci vuole un monitoraggio costante e un intervento tempestivo, per non far arrivare l’infestazione a livelli di danno estremo
Buongiorno, devo purtroppo segnalare l’infestazione do quests large nel Mio giardino pieno di siepi decorative bellissime e di vecchia data..sono a Villasanta (Monza). Scoperte da circa 3 settimane sto procedendo com la cura reldan 22, nonostante questo abbia effetto, le large continuano ad esserci, ho provveduto alls potatura di alcune delle piante ma é veramente un peccato..tra l’altro ho visto che la vostra sede è vicina, non so se per caso siete interessati ad una visita per la vostra ricerca potrei essere disponibile..
Tornata dalle vacanze il 30 agosto ho trovato due bossi distrutti e le piante di rose attaccate in modo pesante dalla piralide….penso che si stia adattando ad infestare altre piante….Purtroppo!!!
Abito in zona Vimercate
Credo di avere trovato la soluzione! Vi consiglio di provare..fungicida ossicloruro di rame wdg..distribuito da zapi garden 😉
Non penso sia la soluzione, perchè usare un fungicida per
Eliminare degli insetti ? in ogni caso se ha ottenuto dei risultati buon per lei
Buon giorno, oggi giovedì 16/07/2015 ho riscontrato il problema di questo parassita, fortunatamente credo si possa debellare in fretta con un paio di trattamenti, come indicato da chi mi ha venduto il prodotto antiparassitario, abito a 800 metri di altezza sulle alture del Biellese, prima d’ora non si era mai vista una cosa del genere, la siepe di bosso credo che sia li da più di 100 anni…
Grazie a tutti.
Un’ultima cosa ad agosto pensavo di potarla per aggiustarla un po e per trattarla anche all’interno, è una cosa sensata???
GRAZIE !!
Salve la piralide non si ferma neppure in altura…
Si in agosto faccia una potatura eliminando il secco, il bosso sopporta bene le potature.
Cordiali saluti
Io ho 3 bossi pieni di tele che sembravano di ragno, ma vista la quantità di bruchi simili alla foto pubblicata, ovunque in giardino (scendono anche dai balconi con il loro “filo”), penso proprio di essere infestata da questo tipo di parassita.
Al di là dei miei poveri bossi per i quali cercherò una soluzione, mi chiedo se siano pericolosi per la salute (tipo la processionaria) dato che ho due bimbi piccolissimi che giocano in giardino…
La Piralide del Bosso è un insetto del tutto innocuo per l’uomo. La sua tela e l’insetto possono tranquillamente venire a contatto con la cute senza provocare problemi.
notizie dal friuli,piena pianura sulle sponde del fiume tagliamento, in giardino ho molti in differenti varietà di bosso che sono stati devastati dalla piralide del bosso,in specialmodo la varietà “pumila”. per la lotta funziona bene il bacillus che si usa anche contro altri tipi di lepidotteri. da usare quando l’insetto è allo stato larvale, il bacillus thuringensis è bio, ma ora è troppo tardi, i bruchi stanno inpupanto. attenzione dalle erosioni fatte dalla piralide sui rametti giovani della pianta potrebbe subentrare un fungo, la buxicola, che completa veramente il danno, anche per questo sarà meglio prevenire con un buon fungicida a largo spettro. in qusto momento è bene tagliare parecchio le piante colpite ed è molto importante pulire bene all’interno e sotto le piante stesse, per evitare che si formino masse di materiale organico in decomposizione, ricettacolo per molti funghi patogeni, in più riuscite a scovare i nidi delle pupe di piralide. se riuscite entro l’inverno a far rigermogliare i vostri bossi, non dimenticatevi il possimo anno a marzo/aprile di controllare ed nel caso ci sia presenza di larve intervenire tempestivamente. auguri.
Abito a Bergamo alta, sui colli.Nel giro di qualche settimana la mia bella siepe di bosso (più che trentennale) si è riempita di filamenti e tele con numerose larve verdastre che ne hanno assalito il fogliame facendone ingiallire vaste zone, specialmente le parti in ombra non esposte al sole diretto.
Temo che la mia siepe ne sarà interamente compromessa.
Attualmente le larve non sono ancora diventate pupe, come posso intervenire? mi sembra di capire che sia un parassita difficile da estirpare.
Per il controllo degli stadi giovanili si possono fare trattamenti insetticidi ripetuti ogni 15-20 giorni mediante principi attivi abattenti tipo deltametrina o cipermetrina o con regolatori di crescita o con prodotti a base di Piretro. Come veniva scritto poco sopra bisogna trattare prima che le larve si impupino, per il resto valgono le normali tecniche, cioè tener pulito il sotto chioma da eventuali parti morte a terra.
Anche in provincia di Vicenza è arrivata la piralide sulle piante di buxus sempervirens del nostro vivaio, sulle altre varietà non abbiamo riscontrato attacchi. E’ il primo anno che si presenta questo problema.
10-09-2012. piralide anche sui miei buxus a laveno mombello (VA) grazie dei consigli, cercherò di combatterla se non è troppo tardi! grazie ancora.
Vi scriviamo dalla Svizzera (Ticino): siamo disperati, i nostri bei Buxos sul balcone sono devastati. Domattina andiamo a cercare un prodotto che li possa combattere. Speriamo che questi bruchi non camminino fino alla nostra pianta di limone.
Non si preoccupi della pianta di Limone questo insetto attacca esclusivamente i Bossi.
Già l’anno scorso i miei bossi hanno manifestato sintomi caratterizzati da involucri di ragnatele inglobandi uno o più ramoscelli e contenenti molteplici “micro-uova” di colorito grigiastro-ocra.
L’ infestazione, di cui non conoscevo la causa, si è ripetuta quest’anno in maniera diffusa, tanto che a metà maggio sono intervenuto con una drastica potatura (bruciando tutto il tagliato) e successivamente ho spruzzato un insetticida della Bayer Garden ( Redan 22 a base di Clorpirifos-metile puro g 22,1). In seguito, ritengo per l’abbondante potatura eseguita e il perdurare del caldo eccessivo dell’estate,il bosso ha assunto un aspetto secco-spelacchiato e soltanto da una decina di giorni sta rimettendo mini foglioline all’apparenza normali. Stamani, dopo aver letto l’articolo riguardante la piralide apparso sulla Prealpina di Varese, ho controllato tutta la vegetazione di bosso e ho riscontrato la presenza di larve (fotografate) soltanto in un palloncino che non era stato potato (e forse anche non trattato?) .
Immediatamente, ho ripetuto il sopra citato trattamento su tutto il bosso presente nel mio giardino, che ripeterò tra 20 giorni. Secondo voi, dovrei ricorrere a qualcos’altro o ritenete che ho buone speranze di preservare anche in futuro la bella tiritera di bosso che ho ammiravo per oltre da 30 anni?
In relazione a quanto appena scrittovi ieri, al controllo di stamattina erano ancora presenti 2 larve superiori ad 1 cm e mezzo, quelle di lunghezza inferiore invece erano tutte morte!
20 sett 2012 Buongiorno,ho effettuato i trattamenti sulle piante di bosso ma alcune larve sono sopravissute.ulteriori trattamenti sono efficaci per le crisalidi?é possibile che data la temperatura ci sia un altro ciclo di larve o si dovrà attendere la primavera prossima?
l’insetticida non è attivo nei confronti delle crisalidi in quanto, queste non mangiano e sono protette dal loro involucro sericeo.
Purtroppo bisogna agire quando sono visibili le prime larve, ciò non toglie che se sono poche piante, si possano raccogliere le crisalidi ed eliminarle.
Il ciclo biologico della Piralide del Bosso non è stato ancora ben definito, normalmente compie 2 – 3 generazioni durante la bella stagione, ma è molto variabile in funzione di fattori ancora sconosciuti.
Le consigliamo la massima attenzione e il pronto intervento appena ne avverte la presenza.
Grazie dei consigli. Preferisco ridurre al minimo l’uso di pesticidi se non strettamente necessario: visto che le piante non sono tante, ho iniziato la raccolta a mano delle pupe,contenendo i danni.
buon giorno a tutti, abito nella provincia di Varese, anch’io nel mese di agosto ho notato nella mia pianta di bosso alcune larve di piralide che a mano ho cercato di eliminare. Premetto che un piantone di finocchio selvatico poco distante ne era abbondantemente infestato per cui ho provveduto ad estirparlo completamente. grazie per l’informazione circa le ragnatele contenenti il bozzolo, le cerchero’ per eliminarle.grazie ancora
Se vi è possibile inviateci le vostre foto a : grasso@demetra.net, così che possiamo arricchire la pagina.
grazie
Ha visto le immagini inviategli ieri sera? Gradirei sapere se prevede una possibile ripresa dell’arbusto di bosso così conciato oppure mi consiglia di estirparlo. L’esperto potrebbe anticipare il prossimo presunto comportamento della piralide de bosso e suggerire l’eventuale tipo di trattamento preventivo che dovrebbe essere esegurto in questo momento.
Ringrazio di cuore per il suo commento in merito.
Cordiali saluti.
Francesco
L’arbusto in questione probabilmente è irrimediabilmente compromesso.
Tagliando tutto il secco cosi’ da eliminare eventuali pupe, puo’ se possibile lasciare solo la parte che vegeta e vedere se riprende, nel caso di tagli grossi può rischiare di insorgere una patologia funginea.
Le consiglio quindi di aspettare una ventina di giorni vedere come si comporta la parte ancora viva e poi decidere se estirparlo o meno.
Per quanto riguarda i trattamenti vi cosigliamo questa nuova linea della MAAG l’importante è usare prodotti registrati:
NUOVO Deril: Indicato per piccole coltivazioni di bosso o per piante singole.
Kendo, Kendo Gold e Kendo Spray: ideale contro la piralide del bosso e per combattere gli insetti nocivi.
SanoPlant Prodotto bio per irrorazione: per la lotta biologica, è perfettamente indicato per un trattamento semplice.
A partire da metà marzo è necessario controllare la presenza di bruchi. Esaminare con particolare attenzione la parte interna della pianta, per verificare la presenza di bruchi e le prime tracce di erosioni. Anche le tracce di escrementi segnalano un’infestazione. Se i bruchi sono
attivi, con temperature superiori a 7 °C, si raccomanda di eseguire un trattamento.
In caso di attacco leggero o di piante singole, raccogliere a mano i bruchi con regolarità può ridurre l’intensità dell’infestazione. Dando dei colpetti con un bastone, è possibile far cadere i bruchi. I bruchi caduti vanno raccolti, soppressi con acqua calda o smaltiti con la spazzatura
dentro sacchi chiusi.
In caso di forte infestazione, è necessario effettuare un trattamento a spruzzo. In questo caso, bagnare bene in particolare la parte interna dell’arbusto. È necessario eseguire una verifica settimanale (da metà marzo a fi ne settembre) perché il trattamento non impedisce una nuova
infestazione da parte della piralidi del bosso. Non sono comunque possibili trattamenti preventivi.
Una volta liberata dalla presenza del parassita, la pianta danneggiata si rigenera molto rapidamente.
Buongiorno, a conferma di quanto già scritto da Davide, anche qui a Vicenza ho trovato la mia siepe di bosso infestata dalla piralide, ho scoperto grazie a voi ed alle vostre foto che si tratta di questo infestante. Non avevamo neanche notato subito quanto velocemente stesse distruggendo, prima inglobando la siepe in una sorta di ragnatela, poi provocandone la morte,poichè sembrava un “ricambio” foliare di fine inverno.E’ veramente orribile! Grazie per aver contribuito a capire il problema!
Grazie a voi per le preziose testimonianze che ci mandate.
Se avete documentazione fotografica o volete contribuire all’articolo scrivete a grasso@demetra.net
Una lettrice ci scrive:
AIUTO!!!!!!!!!!LE MIE PIANTE DI BOSSO SONO INFESTATE DAI BRUCHI DEFOGLIATORI. COSA POSSO FARE OLTRE A COSPARGERE LE PIANTE DI INSETTICIDA? QUELLE NON MUOIONO MENTRE IO MI STO INTOSSICANDO NELLO SPRUZZARE IL PRODOTTO. E’ IL CASO DI FAR INTERVENIRE IL COMUNE DEL MIO PAESE AFFINCHE’ PROVVEDA AD UNA DISINFESTAZIONE COME SI DEVE?
Gent.ma Sig.ra
Normalmente per la lotta alla Piralide del bosso si utilizzano prodotti abbattenti a base di Cipermetrina e Deltametrina in grado di colpire gli stadi giovanili del lepidottero.
Ovviamente sono prodotti chimici che devono essere utilizzati con le dovute accortezze e nelle modalità indicate dalla ditta produttrice.
Sono comunque prodotti a bassa tossicità e se si rispettano le norme basilari (mascherina, guanti, occhiali, etc.) non si corre nessun rischio, basti pensare che lo spray che normalmente usiamo nelle nostre case per le mosche o le zanzare è a base di uno di questi principi attivi.
Oppure se vuole optare per una ‘Lotta biologica’ al parassita, allora può utilizzare un prodotto a base di Bacillus thuringiensis (si trova ora anche nei garden ) che si presenta come una normale polvere bagnabile da mettere in soluzione secondo una certa dose che e poi deve essere spruzzato sulla siepe attaccata.
Infatti il batterio Bacillus thuringiensis provoca la paralisi del tratto digerente delle larve della Piralide: le larve cessano di nutrirsi e muoiono. Il Bacillus thuringiensis non è fitotossico e non pregiudica la vita dei predatori e dei parassiti naturali degli insetti dannosi. Il trattamento deve essere eseguito circa 2 volte l’anno, sempre in presenza delle larve infatti questi trattamenti sono esclusivamente curativi e non preventivi, da eseguirsi cioè solo in presenza di larve.
Inoltre se vuole comunque contribuire ad abbassare il numero di insetti adulti di Piralide presenti nella zona può ricorrere alle Trappole a feromoni: in esse vengono posti dei feromoni sessuali con lo scopo di monitorarne la presenza (sono prodotti non tossici per l’uomo, per gli animali e per le piante e selettivi in quanto in grado di attirare solo insetti della specie considerata). L’intervento consiste nel collocare le trappole a ferormoni alla comparsa degli insetti adulti (fine primavera, 1 trappola ogni 1.000 / 2.000 mq).
Non sono necessarie ispezioni frequenti perché il sacchetto della trappola è in grado di contenere un numero elevato di insetti; in ogni trappola il ricambio delle capsule erogatrici dovrà essere effettuato ogni 6 settimane circa.
Cordiali saluti dallo staff di Demetra
Buongiorno, forse visto i tanti attacchi di cui si parla! dove si possono acquistare le trappole e le capsule a feromoni specifiche per la piralide? Io scrivo dalle Valle d’Aosta ma potrei comunque ordinarle via internet.
Grazie
Annie
Tenga presente che in questo caso le trappole a feromoni hanno uno scopo prevalentemente di monitoraggio della presenza dell’insetto adulto, non è uno specifico metodo di lotta, che richiede l’irrorazione di un insetticida che a secondo della scelta può essere un preparato chimico o biologico.
Sono un forestale e ho capito il problema, non conoscevo il parassita specifico ma avevo immaginato fosse una specie di piralide.
Vado oltre vi faccio una domanda.
Quali sono le prospettive? Il destino dei miei bossi, in piena città è quello di venir contimuamente attaccati e curati, in altre parole dovrò vivere nell’ansia, controllando e trattando per sempre? Quante volte all’anno?
Sto pensando di estirpare e bruciare!!
Grazie
Marco Ugolini
Purtroppo, come sempre nel caso di infestazioni sostenute da organismi ‘alieni’, non essendo ancora presente una ‘fauna’ in grado di parassitizzarli al punto da contenerne l’infestazione, assistiamo ad una massiccia proliferazione e diffusione che sembra inarrestabile. In casi analoghi, come per la Cameraria ohridella su Ippocastano, dopo alcuni anni di panico generale e trattamenti indiscriminati, l’infestazione attualmente è in netta regressione grazie sopratutto allo sviluppo di parassitoidi non specifici che hanno preso di mira la larva della Cameraria. Pertanto ritornando alla piralide del bosso penso sia necessario attuare una lotta chimica o biologica, ad esempio con il Bacillus thuringiensis, al fine di limitare il danno in questo momento di massima infestazione, aspettando fiduciosi la fase discendente del fenomeno grazie ai limitatori naturali.
In ogni caso in aree molto infestate risulta molto opportuno anche generalizzare la presenza di trappole a feromoni (1 trappola ogni 2.000 mq) per la cattura massale degli adulti.
Saluti
Caro Marco, nella zona del Trevigiano e nella zona del Friuli sono doiventate un problema non conosciuto fino al 2014 E si parla di milgiaia di metri di bossi morti ed attacchi ad altri cespugli (confermo allori, roseti, cipessi, qualche albero da frutto. Ha funzionato LA PREVENZIONE irrorando i cespugli RIPETUTAMENTE in quanto le larve si presentano ogni 15 giorni durante il periodo caldo (estate 2014 da luglio a settembre, estate 2015 iniziato a agosto). Qualcosa aiuta anche le trappole elettroniche sugli insetti adulti, ma quando queste intervengono ormai il danno è fatto. Molto utile Microposca concime per fogliazione in piccole dosi ripetute (5 gr/mq 4 volte in 2 mesi) per aiutare la ripresa di quel che è rimasto. Non sono del settore per cui non riesco a dare maggiori informazioni, però è un lavoro da affrontare.
Cordialmente.
Giorgio
Piralide pure a malnate (va). Che prodotti si possono usare per debellare questi parassiti? I 3 Bossi del mio giardino sembrano distrutti!!!
Normalmente per la lotta alla Piralide del bosso si utilizzano prodotti abbattenti a base di Cipermetrina e Deltametrina in grado di colpire gli stadi giovanili del lepidottero.
Ovviamente sono prodotti chimici che devono essere utilizzati con le dovute accortezze e nelle modalità indicate dalla ditta produttrice.
Sono comunque prodotti a bassa tossicità e se si rispettano le norme basilari (mascherina, guanti, occhiali, etc.) non si corre nessun rischio, basti pensare che lo spray che normalmente usiamo nelle nostre case per le mosche o le zanzare è a base di uno di questi principi attivi.
Oppure se vuole optare per una ‘Lotta biologica’ al parassita, allora può utilizzare un prodotto a base di Bacillus thuringiensis (si trova ora anche nei garden ) che si presenta come una normale polvere bagnabile da mettere in soluzione secondo una certa dose che e poi deve essere spruzzato sulla siepe attaccata.
Infatti il batterio Bacillus thuringiensis provoca la paralisi del tratto digerente delle larve della Piralide: le larve cessano di nutrirsi e muoiono. Il Bacillus thuringiensis non è fitotossico e non pregiudica la vita dei predatori e dei parassiti naturali degli insetti dannosi. Il trattamento deve essere eseguito circa 2 volte l’anno, sempre in presenza delle larve infatti questi trattamenti sono esclusivamente curativi e non preventivi, da eseguirsi cioè solo in presenza di larve.
Inoltre se vuole comunque contribuire ad abbassare il numero di insetti adulti di Piralide presenti nella zona può ricorrere alle Trappole a feromoni: in esse vengono posti dei feromoni sessuali con lo scopo di monitorarne la presenza (sono prodotti non tossici per l’uomo, per gli animali e per le piante e selettivi in quanto in grado di attirare solo insetti della specie considerata). L’intervento consiste nel collocare le trappole a ferormoni alla comparsa degli insetti adulti (fine primavera, 1 trappola ogni 1.000 / 2.000 mq).
Non sono necessarie ispezioni frequenti perché il sacchetto della trappola è in grado di contenere un numero elevato di insetti; in ogni trappola il ricambio delle capsule erogatrici dovrà essere effettuato ogni 6 settimane circa.
Cordiali saluti dallo staff di Demetra
Dove possiamo trovare questi antidoti naturali?
Luisa
Non so in che regione abiti, ma il Bacillus t. lo trovi in un Garden o in un Consorzio Agrario ovviamente di una certa dimensione. Per le trappole a feromoni se non riesci a trovarle, inoltraci una richiesta e te le procuriamo noi.
Saluti
Abitiamo al lido Venezia
Anche qui in poco tempo i Bossi sono stati attaccati. Ieri abbiamo spruzzato un prodotto comprato dal fiorista ,ma anche lui sembrava poco informato
Dal messaggio precedente non avevo capito che abitavi al Lido, in ogni caso per capire che prodotto insetticida che ti ha dato il tuo fiorista mi dovresti dire almeno la marca, in ogni caso non serve spruzzarlo se non ci sono i bruchi.
salve confermo che nella provincia di Vicenza precisamente a Valdagno sono comparse queste piralidi, comparse per modo di dire dato che con una siepe di bosso lunga 5mt. per un’altezza di 80 cm le piralidi sono migliaia, l’intera siepe è ricoperta dalle ragnatele con un’infinità di “uova” vi ringrazio per avermi aiutato a capire il problema.Se vado in agraria e gli chiedo dei prodotti abbattenti a base di Cipermetrina e Deltametrina che cosa mi danno? Grazie ancora.
In commercio ci sono vari prodotti a base di Cipermetrina e Deltametrina che sono entrambi Piretroidi la marca dipende da chi fornisce il suo negozio di riferimento. Per i prodotti ad uso “domestico” chiediamo ai lettori di raccontarci le vostre esperienze citando i prodotti se vi è possibile cosi’ da poter scambiare preziose informazioni.
grazie per la segnalazione
notizie dalla Lombardia, provincia di Lecco: siepe di bosso invasa e destinata a morte certa.
Ho trovato il vostro blog su google e sto leggendo alcuni dei tuoi post iniziali. Il tuo blog è semplicemente fantastico.
In provincia di Padova, i cespugli di bosso del mio giardino sono quasi totalmente devastati; ho spruzzato una soluzione di Decis (che utilizzo per il bruco americano). Ho rovinato tutto ? GRAZIE
Il Decis può essere una soluzione essendo un prodotto a base di Piretro, non ha rovinato nulla anzi ben presto vedrà i risultati, sempre che i suoi bossi non siano già morti.
I bossi di tutto il vicinato (vivo nel canton Berna) sono infestati da questa piralide. Ho proceduto ad un trattamento a spruzzo, sperando che funzioni. Considerando che la siepe ha un metro di spessore per un metro e ottanta di altezza, e che la parte infestata è essenzialmente la parete esterna per dieci-quindici centimetri, (all’intzerno le foglie sembrano relativamente sane e intatte, si può immaginare di fare una potatura di tutti i germogli esterni e secchi distrutti dalla piralide ?
E’possibile potare la siepe e asportare la parte terminale secca, ma aspetterei che dopo aver eliminato tutte le larve, si intraveda una ripresa vegetativa.
Blog davvero interessante, peccato non sia ancora disponibile la versione mobile. Almeno io non l’ho trovata, infatti per leggere questo articolo sul mio telefono ci messo mezz’ora. Perlomento era interessante e ben scritto.
Comunico che a luglio 2013 ho scoperto l’infestazione anche a Biella. La mia siepe di bosso è piena di ragnatele e ho visto alcune larve (anche sul terrazzo vicino alla siepe). Provvederò a disinfestare con i vostri preziosi consigli.Grazie!
In provincia di Biella siepe di Buxus Pumila attaccata dalla piralide: impressionante il poco tempo impiegato per distruggere 10 metri (altezza 50cm) di siepe. Deltametrina alle concentrazioni indicate in confezione ha sortito effetto solo su larve di grandi dimensioni, quelle piccole rimangono incredibilmente attive. Ripeterò il trattamento triplicando le dosi.
Probabilmente il problema è un altro, infatti la deltametrina agisce prevalentemente per contatto, per cui le larve che vengono irrorate muoiono sicuramente, ma può essere che le nascite successive al trattamento riescano a scamparla. Per cui non aumenti la dose ma ripeta il trattamento dopo 2 -3 giorni semre alla dose normale indicata in etichetta.
Saluti
A luglio 2013 mi sono accorto che il mio bosso a palla, all’esterno all’apparenza perfetto, era pieno di Piralidi e quando ho visto gli effetti nel medio periodo ho iniziato a eliminarli a mano, anche perchè per ora è l’unica pianta infestata ( ho un altra decina di piantine a fare una siepe). Sono alla ricerca dei prodotti suggeriti e spero siano efficaci, inoltre la pianta nelle zone infestate si presenta piena di sferette verdi , che non mi sembrano larve pero’ ma escrementi del bruco stesso. Io abito a Marnate (VA).
MIA FIGLIA HA ACQUISTATO IERI c/O NOTO TUTTOVERDE DELLA ZONA PIANTA BOSSO IN VASO H.60/80CM. TRE QUARTI DELLA PIANTA ESTERNAMENTE E’ DI UN BEL VERDE UN QUARTO E’ SUL VERDE CHIARO/GIALLLO. HO SUBITO NOTATO LE RAGNATELE INTERNE, PICCOLISSIME UOVA ( O SONO GLI INSETTI?), LE FOGLIE “MANGIATE” ED ALTRE ESSICATE. HO PROVVEDUTO AD UNA PULIZIA MANUALE DI RAGNATELE/FOGLIE SECCHE ED A PICCOLISSIME “POTATURE”
FORSE HO ANCHE VISTO I RESTI DI QUALCHE SFARFALLAMENTO.
OGGI HO SCOPERTO IL VS. SITO E A QUESTO PUNTO PENSO SI TRATTI DI PIRALIDE. CONFERMATE ANCHE PER QUESTO PERIODO L’USO DI DELTAMETRINA E CIPERMETRINA ? E’ NECESSARIO UNO SFOLTIMENTO INTERNO ? TRA L’ALTRO LA PIANTA E’ STATA POSIZIONATA SU UN BALCONE COPERTO E PUR ESPOSTA A SUD E’ ATTORNIATA DAL CEMENTO E NON RICEVE MOLTO SOLE.
VERRO’ A TROVARE DEMETRA
SILVIO – SEREGNO
Salve
è abbastanza grave che venga messo in commercio dalla grande distribuzione delle piante probabilmente con le larve ancora vive, i trattamenti consigliati sono prodotti a base di DELTAMETRINA E CIPERMETRINA (piretroidi e quindi naturali) e successiva rimozione manuale delle larve più giovani che sembrano più resistenti ai trattamenti. Le parti secche vanno eliminate, se ha sul suo balcone altre piante di bosso sane le consiglio di isolarle per quanto possibile dai nuovi acquisti.
Felici di avervi aiutato.
Saluti vi aspettiamo
Sono di Muggia in provincia di Trieste e anche io ho un giardino pieno di siepi distrutti dalla piralide del bosso…….ho dato un parassitario per bruchi da frutta generico,qualcosa ha fatto ma non molto, penso che il recupero sia difficile,il mio giardino stile all’italiana è resistito cosi per più di 50 senza alcun problema.L’anno scorso ho notato le ragnatele e l’essicamento di qualche bosso sporadico……adesso da tre settimane un disastro bruciate il 70 per cento di siepi…..con una velocità incredibile e di sera dai bossi volano le farfalle………..
Le consigliamo di usare prodotti registrati sul bosso e sulla piralide per avere un risultato, a volte usando altri prodotti si rischia oltre a non aver alcun effetto sull’infestazione di risultare fitotossico per la specie in questione.
abito a zoppola, pordenone. La siepe centenaria di bosso è invasa! ho trattato con piretro della bayer ma le farfalline sono nate lo stesso…dove trovo le trappole a feromoni? grazie
Al momento non siamo in grado di dire dove trovare le trappole. Appena disponibili verranno segnalate nell’articolo.
grazie
Buongiorno,
ho trovato il vostro utilissimo sito cercando l’immagine della farfalla bianca col bordo marrone su internet!
Abito in provincia di Milano ovest e purtroppo le mie 6 piantine di bosso che ormai avevano raggiunto una bella dimensione sono rovinate dalle larve.
L’anno scorso abbiamo comprato una piantina nuova, messa vicino alle altre 6 in un vaso. Credo che sia stata il veicolo dell’infestazione, poiché le mie piante non hanno mai avuto nulla. Invece qualche settimana fa (inizio luglio) questa pianta nuova ha iniziato a seccare. Inizialmente non ho dato peso alla cosa, pensando fosse il caldo. Poi ho visto che seccavano anche le altre e mi sono accorta delle uova e delle larve (che si mimetizzavano bene, devo dire1). Ora sono abbastanza distrutte. Due settimane fa abbiamo spruzzato di insetticida per ben due volte a distanza di qualche giorno. Poi siamo andati in ferie, siamo tornati e sembrerebbe che la distruzione non sia proseguita e i bossi stanno facendo nuove foglie. Nel frattempo ho la casa piena di queste farfalle… Tornando dalle vacanze le ho viste e ho capito che erano l’evoluzione delle larve sopravvissute. Cosa consigliate? Ripetere il trattamento? Ci avevo messo quasi dieci anni a far crescere i bossi, non vorrei potarli a zero. Piuttosto li estirpo e metto un’altra pianta 🙁 Vi manderò le foto per la vostra raccolta.
Direi che in questi casi, il controllo deve essere giornaliero, appena si vede una larva o meglio ancora si impara a riconoscere le uova bisgna intervenire subito con un insetticida anche a bassa tossicità come quelli a base di piretroidi, ricordando poi che tutti questi prodotti non sono molto persistenti e non sono attivi nei confronti delle uova, bisogna effettuare un altro trattamento a distanza di 2 o 3 giorni dal primo.
Comunque non disperi, dopo questi giorni di caldo faccia una leggera spuntatura ai suoi cespugli e vedrà che si riprenderanno.
Saluti
Scrivo dalla provincia di Pistoia, abbiamo il giardino invaso da questi bruchi!!!
La siepe di bosso sta morendo…
Se la trattiamo c’è speranza che si riprenda?
Il trattamento bio (dato che abbiamo una bimba di 14 mesi eviterei veleni tossici) impiega più tempo a debellare questo insetto? O è comunque efficacie?
Grazie mille per tutti i vostri proziosi consigli!
Buongiorno, il trattamento bio funziona, anche se occorre ripeterlo almeno due o tre volte perchè colpisce le larve di una certa età e non ha nessun effetto sia sugli adulti (le farfalline) che sulle uova. Anche gli insetticidi a base di piretroidi sono comunque a bassa tossicità ( è lo stesso principio attivo che normalmente utilizziamo in casa nella lotta alle zanzare), l’importante è evitare che la bambina tocchi o ingerisca le foglie dopo il trattamento che comunque dopo 3 giorni decade in ogni suo effetto.
In ogni caso è necessario non perdere tempo e agire tempestivamente.
saluti
molto ben fatto, grazie, è un piacere leggervi, chiari ed esaurienti, spero domani di acquistare i prodotti da voi consigliati a base di cipermetrina e deltametrina e di sanare il mio povero bosso cinquantenne, sempre in buona salute ma in questi giorni molto provato credo proprio da questa piralide malefica.
Un suo bosso coetaneo si trova in giardino a 10 metri di distanza, ci sono grandi probabilità che venga attaccato, vero? quindi a scopo preventivo cosa potrei fare?
grazie ancora
luci
Sicuramente verrà attaccato, le consiglio di osservare giornalmente la vegetazione e appena vede anche una sola larva in azione, faccia immediatamente il trattamento con i prodotti che ha trovato. Purtroppo per uso civile e a bassa tossicità non vi sono prodotti che possono funzionare da preventivi. si ricordi inoltre di ripetere il trattamento almeno dopo 3 giorni per colpire anche le larve appena fuoriuscite.
saluti
dimenticavo: sono a Marghera-Venezia
saluti cordiali
Ho trattato il mio bosso infestato con larve adulte con un prodotto a base di DELTAMETRINA e i risultati paiono ottimi, le larve adulte sono morte e la pianta sta germinando e appare sana ( a pare i danni già riscontrati). Ho irrorato preventivamente anche i bossi vicini che parevano sani e per ora non vedo segni di altra infestazione. Ringrazio questo sito che mi ha fatto capire per tempo (spero) quale fosse il problema e come attaccarlo.
Oggi ho rimosso meccanicamente (a mano con i guanti) più di 100 bruchi da non più di 10 piantine… Poi ho lavato ogni rametto con la sistola. Ero disperato.. Domanimattina spero di trovare la deltametrina e poi vi farò sapere.
Ciao a tutti
Un vero trattamento biologico !! che pazienza ! faccia il trattamento al più presto e l’infestazione sarà debellata.
Buon Lavoro
Apocalisse anche a Fiume Veneto in provincia di Pordenone. Nel giro di un mese devastazione di una siepe di 60 metri, orgoglio del giardino da più di 15 anni. Sono indeciso se usare la deltametrina o la benzina contro quello che inizialmente da lontano pensavo fosse l’effetto del gran caldo (il sole malato mi dicevano!). Mi hanno insospettito le farfalle che di sera quando bagnavo il bosso volavano con fare sospetto nascondendo tutto il loro carico di morte. Ora è tutto secco! Ho deciso! Napalm a bassa quota e mi tolgo una soddisfazione.
Purtroppo quando succede monta la rabbia. in ogni caso faccia un trattamento e provi a sforbiciare la siepe togliendo le parti secche, poi supporti l’operazione con una concimazione organico -minerale alla base della siepe zappettando leggermente il terreno. se persegue la siccità non gli faccia mancare l’acqua. e attenzione alla prima farfallina…
saluti
Anche in provincia di Monza bosso di circa 15 anni d’anzianità colpito! Un paio di piante sono state ormai interamente divorate, sulle altre (una decina circa) qualche attacco minore.
Mi è stato consigliato un prodotto della Bayer (Decis Energy O-TEQ). Al momento ho effettuato la prima irrogazione, mi è stato detto di ripeterne una seconda ad una decina di giorni.
Ho cercato anche di pulire il più possibile dalla ragnatela che si è formata. E’ bene intervenire anche tagliando? La cura può funzionare?
Grazie
Si il prodotto funziona eccome, è un insetticida ad ampio spettro, personalemnte non aspetterei 10 giorni per il secondo trattamento ma lo farei dopo 5-6 giorni.
La ragnatela è un problema esclusivamente estetico, una volta che lel larve sono morte, inoltre una leggera sforbiciata non gli fa male così come una zappettatura alla base e l’apporto di un po’ di concime organico minerale.
Saluti
Rivalta di Torino : anche qua una tragedia, una siepe di bosso ventennale attaccata e mezza divorata da questa maledetta piralide. Gia’ l’anno scorso avevo notato un piccolo pezzo di siepe piena di filamenti ma pensavo ai ragni. Quest’anno le bastarde sono passate all’invasione in massa ed il mio bosso se ne sta andando inesorabilmente. Questo sabato correro’ a prendere i trattamenti necessari e poi piu’ avanti dovro’ dare sicuramente una potatura decisa. Grazie. max
Ho 20 mt. di siepe di bosso ormai rinsecchito. Ho scoperto dal vostro sito e conosciuto la piralide del bosso. Erano mie talee di oltre 20 anni, da poco più di un mese (luglio 2013)colpite, ho provato con “olio bianco” senza risultati. Potrei ancora provare con i piretroidi (cipermetrina e deltametrina) che suggerite tra altro, oppure destinarlo alla pira? Grazie.
Purtoppo l’olio bianco non è indicato per questo tipo di parassita, provi con i piretroidi.
In ogni caso c’è sempre tempo per bruciare..abbia fiducia
Mario, Montebelluna (Treviso), 27/8/2013. La siepe di bosso (circa 20 metri, alta 50 cm) è invasa dai bruchi che ne hanno devastato una buona parte. L’infestazione deve essere iniziata circa 1-2 mesi fa. Grazie al vostro sito li ho identificati come piralidi del bosso. Ieri sera ho spruzzato generosamente le piante con Piretro Actigreen (un prodotto Bayer Garden) nella dose consigliata per Ifantria (25 ml per 10 l d’acqua). Ora attendo il risultato (impossibile catturarli manualmente, dato il numero e l’estensione della siepe).
Grazie per le preziose informazioni.
Perfetto ! ora attenda qualche giorno e tenga controllato che non ci siano più larve vive, eventualmente anche se ce ne fossero pochissime ripeta il trattamento e come al solito avendo cura di bagnare bene la vegetazione all’interno della siepe.
Buongiorno, anche ad Ivrea provincia di Torino è arrivata l’infestazione dei Bossi. Non se ne salva uno. Ho notato anche le trame delle ragnatele sugli alberi di ibiscus che sono vicine. Posso confermare che questi vermenti si cibano anche delle foglie delle rose soprattutto le più tenere. Nel negozio dove mi sono recata mi hanno dato un insetticida contro le larve defogliatrici della CIFO diftor 2000.potete dirmi se è il prodotto giusto? Grazie per i vostri consigli.
Il prodotto va bene, legga bene le istruzioni per la dose e la cadenza dei trattamenti.
Saluti e buona fortuna
Ho consultato un botanico della mia città Asti, dopo che ho visto alcuni bossi con foglie distrutte dalla Piralide. Nel frattempo il parassita si è diffuso su altre decine di bossi con danni di diversa entità. Dopo il trattamento con insetticida e la distruzione della maggior parte dei bruchi come mi devo comportare: faccio un successivo trattamento con insetticida? poto tutte le parti danneggiate? mi limito a potare solo le parti più superficiali in attesa di vedere se questa primavere i bossi si riprendono?
Grazie delle vostre informazioni e del vostro sito a saperlo per tempo sarei intervenuto per tempo. Saluti Giancarlo
Forse è riuscito ad intervenire in tempo, in ogni caso osservi con molta attenzione le sue piante nei prossimi giorni e se dovesse notare ancora qualche larva intervenga con un altro trattamento, anche perchè sul finire della stagione riproduttiva questo lepidottero inverna come larva dentro una specie di bozzolo che riprenderà il suo sviluppo nell’anno successivo appena le temperature diverranno favorevoli. Come abbiamo già avuto modo di dire, ora che l’infestazione è presente è importante controllare la siepe durante il periodo primaverile e intervenire il più presto possibile ed in una fase di attacco contenuto è anche possibile utilizzare prodotti biologici a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki o var. aizawai, diversamente si è costretti ad utilizzare piretroidi che seppur a bassa tossicità sono comunque poco selettivi, uccidendo qualsiasi insetto compresi gli eventuali parassitoidi ( pare ce ne siano) nostri alleati nella lotta alla piralide.
Una leggera potatura non fa male, consentendo la penetrazione della luce nelle parti interne della siepe potrebbe stimolare l’emissione di nuova vegetazione.
Buon lavoro
Molte grazie, provvederò con una leggera potatura immediata, e poi un trattamento perchè ho visto ancora brughi in circolazione. Come è possibile che in pochi giorni da un gruppo di 5 bossi i parassiti ragiungano siepi di bossi distanti una 40 di metri? Questa primavera provvederò con trattamenti più selettivi, il Bacillus thuringiensis si trova in commercio dai venditori di prodotti per agricoltura? Cordiali saluti Giancarlo
IERI 30/8/2013 ABBIAMO FATTO LA BRUTTA SCOPERTA, SIA LA SIEPE DI BOSSO NANO PIANTATA UNA QUINDICINA DI ANNI FA CHE UN ALTRO ARBUSTO SEMPRE DI BOSSO MA CHE FA ALBERELLO SONO STATI PESANTEMENTE ATTACCATI DA QUESTE LARVE,ABBIAMO SUBITO USATO UN’INSETTICIDA CHE AVEVAMO IN CASA X INSETTI MASTICATORI CON PRINCIPIO ATTIVO CIFLUTRIN,OGGI ABBIAMO TROVATO MOLTE LARVE MORTE, MA QUALCUNA RESISTEVA. RIPETIAMO IL TRATTAMENTO TRA QUALCHE GIORNO. CHISSA’ SE I RAMI COLPITI RIMETTERANNO LE FOGLIE O SE DOBBIAMO TAGLIARLI? GIA’ L’ANNO SCORSO C’ERANO LE STESSE LARVE SU UNA PIANTA DI FINOCCHIO SELVATICO ADIACENTE LA SIEPE E SUBITO ABBIAMO PENSATO CHE SI FOSSERO SPOSTATE DA LI NON IL CONTRARIO. IN PASSATO ABBIAMO SALVATO LA SIEPE DA ALTRE LARVE CHE SI SVILUPPAVANO TRA LE DUE PAGINE DELLA FOGLIA MA QUESTE MI SEMBRANO MOLTO PEGGIO.SPERIAMO BENE!
SALUTI MARIA GRAZIA
Come abbiamo già avuto modo di dire, l’importante è non dimenticarsi delle proprie piante di bosso perchè ci si accorge della presenza delle larve, quando il danno è talemnte evidente che rasenta la distruzione totale. L’intervento nelle fasi precoci è determinante. Normalmente se le piante sono vigorose, anche a seguito di un’attacco massiccio, queste riescono a superare la crisi e ributtare nuova vegetazione, il vero danno si ha quando la siepe subisce attacchi ripetuti e per più anni e magari non è mantenuta nelle condizioni fisiologiche ottimali.
In ogni caso occhi aperti e reazione veloce.
saluti
Buongiorno,
La mia siepe di bosso è stata attaccatta dalla pirale mentre ero in vacanza.
Tutte le piante sono completamente seccate.
C’è qualche possibilità che si riprendano? E’ il caso di potarle drasticamente o è meglio lasciarle così?
Grazie.
Bisogna verificare se le piantine sono ancora vitali nonostante non abbian o più foglie, per cui provi a scortecciare leggermente con un unghia, un rametto non nella porzione apicale, ma un po’ dentro la siepe e se la parte sottostante sotto il sottile strato di corteccia esterna è verde vuol dire che la pianta è ancora viva, diversamente vuol dire che la pianta fino a quella altezza è morta, pertanto scendendo verso il basso provi su altri rami, dove trova il verde fino a quel punto è vitale e pertanto tutta la parte superiore la puo’ asportare, sperando ovviamente che la pianta abbia energia sufficiente per rivegetare. Tentare non nuoce.
Saluti e buon lavoro
Perfetto ! non perda tempo e d’ora in avanti occhi aperti !
saluti
Ho a Gravellona Toce (VB) un giardinetto all’italiana con siepi di bosso, piantate dai bisnonni, di un centinaio d’anni almeno. Dopo qualche settimana di assenza per le vacanze, vedendo la siepe (potata in luglio e allora sanissima) ingiallita, ho osservato con attenzione e ho trovato piccole ragnatele e numerosi bruchi verdastri. Scopro ora di cosa si tratta. Pensavo fosse colpa dell’estate troppo secca, ma leggo che non è così. Ricorrerò ai trattamenti con antiparassitari. Spero di salvare il salvabile.
Effettivamente è un’infestazione subdola, che inizialmente passa inosservata con sintomi poco specifici per poi esplodere in tutta la sua gravità.
In ogni caso chi l’ha vista una volta la riconoscerà sempre e potrà allarmare vicini o conoscenti sulla gravità del problema
buon lavoro
Spett.Demetra Buongiorno,
Sono,ero,un fortunato possessore di una magnifica siepe di bosso sui 300 mt lineari,sembra,penso
per poco una fortezza verde smeraldo,la parte confinante con la provinciale addirittura è alta 3 mt
con uno spessore di 1 mt,sta purtroppo cominciando essere divorata.Sono disperato.
Un trattamento di deltametrina è stato fatto,chiedo un consiglio,ripetendo trattamenti vari sulle foglie,secondo voi potrebbe servire eventualmente da prevenzione,anche con altri prodotti specifici.
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti Piero M.Biella
Ci spiace molto, purtroppo è la situazione attuale di molte siepi di bosso che hanno subito un attacco tardivo ma che comunque sta riuscendo a fare dei danni significativi.
Prosegua con i trattamenti a base di deltametrina, ne faccia un paio a distanza di una settimana, bagnando bene le parti interne, purtroppo i prodotti utilizzabili non hanno nessun effetto preventivo, l’unica prevenzione è il monitoraggio costante per intervenire in primavera il più presto possibile.
Cordiali saluti
Tra le province di venezia e treviso oltre alle siepi da bosso ho visto anche alcuni ulivi attaccati dal bruco!personalmente son intervenuto con un prodotto comprato in un’agraria che li ha uccisi in meno di un’ora.Comunque dopo 2 mesi ho dato un altra disinfestata perchè avevo visto i primi segnali (ragnatele finissime e inizio di foglie mangiate) del loro ritorno.
Bene, ora viene l’inverno e finalmente abbiamo un po’ di tregua, ma stiamo in guardia.
buon lavoro
Aiutooo!!!! Ho tantissime siepi di bosso piene zeppe di queste ragnatele e vermicelli… Mi scendono dall’alto della pianta di magnolia, sembra di essere nella casa della famiglia Addams!!!Pure la rosa… ma sono gli stessi??? Mi moriranno tutte le mie amate siepi?? Uffa!!!!! Aiuto! Di farfalle ancora non ne vedo, ma tanti vermicelli verdi si!!! Dove posso mandare le foto?? Grazie!!
Intervenga al più presto con un trattamento con un piretroide, bagnando benissimo tutta la vegetazione. Allontani cani e gatti se li ha, per almeno tre giorni dopo il trattamento.
Ciao abito in Valpolicella (VR) da qualche giorno ho fatto la triste scoperta! La mia siepe di bosso,pluritrentennale, e’ invasa dalla piralide, il giardiniere mercoledì scorso le ha fatto un trattamento intenso con prodotto biologico (così mi ha detto) . Oggi ho controllato ma vedo ancora tanti bruchi belli vispi, vi chiedo gentilmente se esistono prodotti nuovi rispetto a quelli già indicati, grazie per la preziosa collaborazione, appena posso vi manderò delle foto, Alberta
Buon giorno Alberta, purtroppo in presenza di una infestazione in atto (così massiccia come quest’anno per via dell’inverno mite) le consiglierei come primo trattamento un piretroide con elevata capacità abbattente, bagnando bene tutta la vegetazione. Utilizzerei i prodotti biologici in una seconda fase, per il mantenimento dell’infestazione a livelli accettabili ( in quanto l’eradicazione totale del parassita è impossibile da realizzare).
Purtroppo anche è arrivata anche a Barzanò…. ho una siepe di circa 15 metri piena zeppa…
Infatti si sta propagando molto velocemente anche in Brianza, cerchi di intervenire al più presto almeno per fermare la prima generazione quasi sul punto di impuparsi.
credo che le mie quasi venti piante di bosso abbiano la piralide da voi descritta perchè sono presenti delle specie di ragnatele, volevo capire se consigliate di pulire prima la pianta manualmente e poi fare il trattamento o viceversa. Grazie
effettivamente tutto il materiale serico che le larve producono per proteggersi, limita la penetrazione del prodotto che si intende distribuire. Se lei ha la pazienza di asportare le ragnatele e sopprimere tutti i bruchi che riesce a vedere, non fa male, poi però deve comunque trattare con un prodotto abbattente a base di piretroidi.
Abito in provincia di Verona, a pochi chilometri a ovest del centro e anche qui, in questi giorni, ho fatto l’amara sorpresa… Si tratta di bossi a sfera che erano l’orgoglio della mia casetta da 7 anni… la fase più critica ne ha colpito uno, mentre gli altri sembravano stare un po’ meglio. Ho fatto la “selezione” manuale e poi irrorato due giorni fa’ con un prodotto della FITO a base di piretroidi (deltametrina), può andare bene? Sto tenendo monitorata la situazione, se mai fra quanti giorni posso ripetere il trattamento? Ringrazio tantissimo il vs. sito e le vs. informazioni, per chi si trova in situazioni come le nostre è un preziosissimo aiuto.
Meno male che si è accorto in tempo! Tenga presente che i piretroidi non penetrano nella pianta, sono poco persistenti e non sono attivi sulle uova, per cui anche se certamente avrà abbattuto la maggior parte delle larve presenti, qualche piccola larva nascosta si sarà sicuramente salvata, si saranno salvate le larve ormai impupate, e le uova.
Di conseguenza le consiglierei di aspettare 3 max 5 giorni e poi ripetere il trattamento.
Dopo nella settimana successiva controlli la presenza o meno di larve ancora attive.
nel mio giardino nella provincia di Asti ad infestare varie piante di bosso è arrivata la piralide mio marito ha provveduto alla disinfestazione dopo quanto tempo va ripetuto il trattamento? la presenza nel trattamento di verderame può essere dannosa?
Grazie per le informazioni il mio timore è vedere morire una pianta di bosso piantata dal precedente proprietario e che dovrebbe avere quasi 30 anni oltre a quelle che ho fatto crescere e modellato io stessa negli ultimi quindici anni
un saluto Alessandra
normalmente dopo 4-5 giorni, ma dipende anche dal risultato del primo trattamento, in ogni caso si ripete dopo qualche giorno per cercare di colpire tutto quello che è nato nel frattempo oppure scampato.
Anche a Biassono siepe colpita nuovamente dopo gli attacchi dell’estate scorsa.
Ieri trattata con Decis Energy O-TEQ che, mi pare, leggendo le risposte ad altri lettori, dovrebbe funzionare. Vedrò di ripetere, come da voi consigliato, fra qualche giorno, sperando di limitare i danni. Distribuendo il prodotto non ho visto molte larve, giusto due o tre, ma temo ve ne siano di nascoste o che vi siano uova depositate. Speriamo in bene!
l’importante è prendere la cosa ai primi sintomi. buona fortuna
non so se hanno già segnalato questa zona PISTOIA (leggi vivai!!!!) avevo 15 piante di bosso a dimora da circa 15 anni in 5 gg “se ne sono andate”..
E’un bel problema!
Penso di risolverlo come ho fatto con le talpe.chiudo il bosso con un sacco impermeabile
Poi ….. Non fatelo.con del GPL gasifico le larve.meglio di notte, le piante consumano gia di loro ossigeno
Quindi ne serve meno per eliminarle.evitate scintille e di fumare.
Vi ricordo di non farlo.PRIMA PROVO POI VI DICO
Spero che funzioni come con le talpe e i topi
Non faccia assolutamente una cosa simile, per molti motivi, innanzitutto la pericolosità di maneggiare dei gas con tutti i rischi di intossicazione e infiammabilità, l’altro perché il gas comunque non solo potrebbe uccidere le larve ma danneggia sicuramente danneggia il bosso, più di quanto potrebbero fare le larve.
Per cui prenda un banale insetticida al Consorzio, uno spruzzino e faccia un bel trattamento, altamente pericoloso per le larve e molto tranquillo per lei
come si può trattare o disinfestare la piralide del bosso?
ho provato con il “BAYTEROID” da tre giorni ma sembra non ci siano risultati, forse esiste un sistema naturale o un predatore naturale
grazie
Il prodotto dovrebbe essere in grado di abbattere i bruchi presenti, in ogni caso controlli le quantità della soluzione e poi deve avere l’accortezza di bagnare molto bene tutta la vegetazione, dentro e fuori, fino al gocciolamento.
Un altro prodotto valido, ammesso dall’agricoltura biologica è il Success della Bayer, a base di un principio attivo estratto da un batterio presente nel terreno.
Lo può trovare in qualsiasi garden.
Provincia Di Asti , due siepi di bosso alte circa un metro e ottanta lunghe tre e spesse 50 cm attaccate da questi bruchi verdi , spruzzato Confidor sia superficialmente che internamente ha provocato morte dei bruchi , quando dovrò ripetere il trattamento ? mi conviene potare la parte superiore per eliminare rametti secchi con uova e ragnatele appiccicate ? Grazie
E’ sicuramente una buona pratica quella di asportare la vegetazione colpita, il bosso reagisce bene alla potatura e in poco tempo ripristina il suo fogliame
Buongiorno, purtroppo anche nel mio giardino a Scanzorosciate (BG) ho trovato le piante di Buxus sempervirens piene di piralidi. Oggi ho fatto un trattamento con piretro . Volevo sapere: posso fare subito un trattamento con bacillus t.k. oppure è meglio aspettare qualche settimana ? Ci vogliono accorgimenti particolari utilizzando i bacillus… tipo mascherina ecc … ? grazie.
Direi di lasciar passare un paio di giorni, anche se la compatibilità degli insetticidi con il Bacillus t. è completa, poi può fare il trattamento con Bt, va bene Kurstaki e di solito si preferiscono i ceppi EG2348 e 2371, non ci sono problemi di tossicità per l’uomo e gli animali domestici, ma è meglio usare una mascherina, in quanto alcune persone sono sensibili e hanno registrato una leggera irritazione delle vie respiratorie.
Buongiorno, due giorni fa ho fatto il trattamento con piretro sui i miei bossi ( siepi ed esemplari con chioma di diametro maggiore di 2m) . Oggi guardando tra il fogliame vedo ancora i bruchi vivi (alcuni sembrano rallentati e non mangiano) ; non capisco se stanno morendo oppure stanno facendo il bozzolo con la bava. Secondo voi ci vuole del tempo perché il piretro faccia azione oppure è troppo blando come trattamento per il tipo di infestazione ? ho usato le dosi consigliate sull’etichetta del prodotto . grazie mille anche per la rapida risposta del 17 aprile.
I bruchi come li descrive immobili e che non mangiano sono i sintomi che il suo trattamento sembra funzionare.
I bruchi cominciano a morire e anche quelli che si cibano ben presto faranno la stessa fine. E’ sempre bene usare le dosi consigliate in etichetta, se il trattamento non le sembra efficace provi a cambiare prodotto, ci sono molti formulati in commercio a base di piretro naturale o di sintesi.
Il trattamento andrà ripetuto ogni 20 giorni in quanto un nuovo ciclo di Piralide potrebbe ripresentarsi.
Buongiorno,
anche a Paruzzaro (NOVARA) il maledetto bruco è apparso su una pianta di BOSSO di altezza 1 METRO a forma spirale.
Ne ho catturati manualmente una trentina di lunghezza variabile da 1 a 3 cm.
Oggi, 20/04/14 ho iniziato un trattamento con insetticida liquido VILMORIN SUMIT GIARDINO.
Ho riscontrato la presenza di qualche bruco anche su un ACERO
distante circa 10 METRI ma senza alcun danno.
Monitorerò l’evolversi della situazione aggiornandovi in caso di risoluzione definitiva del problema.
Cordiali saluti e Buona Pasqua a Voi tutti.
Grazie per la segnalazione. Speriamo riesca in questa ardua battaglia e salvare il suo bosso.
Sino ad ora sono pervenuti solo segnalazioni su rosa, ma sembra trattarsi di un altro bruco e ora su Prunus lauracerasus e acero, se nota danni a altri essenze saremmo molto lieti di poterlo sapere.
Restiamo in attesa di vostre novità.
Cordiali saluti e Auguri di Buona Pasqua.
Piralide del bosso a Cadorago, provincia di Como. Una settimana fa, il mio bosso più che centenario è stato distrutto in pochi giorni, a nulla sono valsi gli interventi di disinfestazione: ho dovuto tagliarlo.
La piralide ora ha attaccato anche il lauro ceraso, seppure in maniera meno aggressiva, un primo trattamento effettuato dal giardiniere ha ridotto la presenza delle larve senza, però, eliminarle completamente. Chiederò di ripetere. L’alloro che cresce in concomitanza al lauro non è invece stato toccato.
Avete notizie di altri attacchi ai lauri? I miei sono anch’essi centenari e non vorrei perderli. Avete consigli da darmi, per favore?
Grazie per la segnalazione saremmo felici di pubblicare delle foto sull’attacco al Prunus Lauracerasus. Sino ad ora non erano giunte segnalazioni a riguardo. Se vuole invii le foto a grasso@demetra.net.
Cordiali saluti e auguri di Buona Pasqua.
Sono a Cairo Montenotte (sv), ho una siepe ultracentenaria che ho trattato con confidor e piretro Bayer .
È un lavoro al massacro, sembrano invulnerabili; alla fine ho preso l’idropulitrice e ho lavato la siepe per l’intero pomeriggio ma, incredibile, cercando i bruchi a caso, continuavo a vederli, solo più puliti. La siepe è larga circa due metri e lunga trenta; sto pensando di lasciarla al suo destino; è il secondo anno. Stesso trattamento l’anno scorso ma è servito solo ad arginare il problema. È stato dopo la consueta potatura che ho notato la devastazione. Io credo che i prodotti tossici servano solo a incrudelire il problema rendendo i parassiti sempre più resistenti; forse un prodotto biodinamico…ammirevole la vs buona volontà …certo che è strano: gli scambi commerciali sono sempre esistiti, come mai che solo adesso c’è questa presenza così massiva di organismi estranei?
Può comunque provare a afre un trattamento con il Bacillus t. , anche se ha fatto dei trattamenti con altri insetticidi, va bene il Bt Kurstaki e di solito si preferiscono i ceppi EG2348 e 2371. Lavare la siepe con un getto ad alta pressione potrebbe andare bene prima di fare il trattamento, apre le foglie appiccicate ed espone le larve al trattamento successivo, chimico o biologico che sia. Al contrario si rischia di lavare via il trattamento fatto in precedenza.
ho appena piantato una fila di siepi bosso, la qualità robusta mi hanno detto e resistente alle malattie…. invece ho trovato il verme come da foto con alcune ragnatele e piccoli insetti neri. Spero di aver preso in tempo la malattia e di curarla . Andrò comunque da chi mi ha venduto la pianta perché è appena una settimana che ce l’ho e mi sembra di aver capito che ci mette un po’ prima di venire fuori. quindi spero che il venditore ne risponda. Grazie.
Scusate sono di Rovereto provincia di Trento.
Purtroppo la piralide attacca ogni varietà di bosso e a volte se non trova nulla migra verso altre piante nelle vicinanze, anche se senza esiti così devastanti come sul bosso
Ieri, mentre tagliavo il prato, ho notato che la mia siepe di bosso nano (circa 40 metri) si presentava per almeno la metà rinsecchita e piena di “ragnatele” (tutto è successo molto in fretta).
Dopo veloce indagine ho scoperto la Piralide e ne confermo la presenza anche in provincia di Torino (Verolengo)
Ora sono in attesa di un giardiniere per il trattamento. Lascerò al professionista il compito di decidere cosa fare.
Una sola domanda che farò anche al giardiniere: sono più preoccupato che il trattamento chimico possa far male a cane e bambini che per il bosso stesso. Quanto sono pericolosi questi prodotti ? Inoltre un pezzo di siepe colpita divide il prato dall’orto (pomodori, insalata, ecc..ecc..)
Non so quale prodotto ha intenzione di usare il suo giardiniere, in ogni caso per il primo trattamento dovrebbe usare un piretroide, che ha un tempo di carenza di circa 3 giorni, ovviamente se è vicino all’orto sarebbe meglio coprire la verdura, durante il trattamento con un telo di tessuto non tessuto. Sono prodotti a bassa tossicità, ma per almeno 3 giorni è meglio evitare il contatto con l’erba nelle vicinanze della siepe.
Poi potrebbe continuare la lotta alla piralide utilizzando prodotti biologici a base di Bacillus thuringiensis var.Kurstaki, ci vuole un po’ di costanza, ma con questo non c’è nessuna contaminazione per il suo orto.
Perfetto grazie. Vedrò di tenere il cane distante dalle siepi per almeno 3 giorni. Per le verdure direi che essendo ancora in semina e comuqnue distanti un paio di metri non ci dovrebbero essere poblemi.
Ho letto del bacillus, successivamente allo “sterminio” passerò a quello
Grazie ancora
P.s.
il giardiniere utilizzera actara
Non è precisamente il prodotto che normalmente si utilizza,( è un sistemico che funziona molto bene per afidi e co, ma per i lepidotteri e sul bosso, non abbiamo molta esperienza) in ogni caso ci faccia sapere come è il risultato.
Piralide del Bosso a Sutri (Vt) ho anche aggiunto il posto alla vostra mappa, me ne sono resa conto un paio di giorni fa (21/04/2014) ho solo due piante di Bosso ma vedo che il fogliame peggiora a vista d’occhio, ho tolto manualmente diversi bruchini nero-verdi e oggi pomeriggio andrò ad acquistare dei prodotti per combatterli, pensavo a Kendo Gold sapreste dirmi se è una buona scelta oppure servirebbe altro?
P.S. ho anche fatto delle foto nel caso possano servirvi
Si il prodotto va bene, stia molto in guardia e osservi bene la siepe perché un trattamento non basta.
Piralide anche a Bussolino di Gassino Torinese (ho già piantato la bandierina sulla carta). Soccombente un metro e mezzo di bosso di una cinquantina d’anni. Farò tesoro di spiegazioni e commenti. Grazie anche della scheda regionale. Ottimo sito!
Grazie anche della sua collaborazione.
ok, io le ho ovunque! stamattina sono partita in quarta e ho eliminato ogni cosa che strisciava o stava rintanata nel bozzolo…che schifo! la mia siepe ce la farà? boh….vi ringrazio per l’articolo dettagliato!
Se l’infestazione è presa in tempo, il bosso neanche s’accorge.
Anche a Torreglia, zona colli eugenie in provincia di Pd, il bosso ha fatto danni..
la mia siepe è stata salvata grazie ad un intervento tempestivo, ho notato però che alcune piante hanno le foglie verde chiaro tendente al giallo, insomma non hanno per niente un bell’aspetto, le ho controllate nn hanno il bruco, di cosa si tratta?
Ci sono diverse malattie che colpiscono il bosso, una in particolare causata da un fungo (Cylindrocladium buxicola) determina il disseccamento delle foglie, che si presentano di colore bruno fino al marrone scuro, non penso che sia il suo caso, probabilmente è più un problema fisiologico causato da ristagno di acqua o carenze nutritive oppure dallo stress seguente all’infestazione da piralide. Controlli come evolve e poi ci sentiamo.
credo sia arrivata anche qui nel lazio, in provincia di frosinone.
qui le foto: http://forum.giardinaggio.it/parassiti-e-malattie/182991-piralide-del-bosso-lazio-fr.html
Grazie per la risposta; ho comprato Lepinox plus a base di bacillus thuringensis varietà Kurstaki sierotipoH-3A, 3B ceppo EG2348; lo nebulizzerò con una pompa a zaino (36g.x 12l.). I bossi stanno vegetando magnificamente dopo il trattamento autunnale a base di corno letame biodinamico e abbondante spargimento di compost delle mie compostiere; inoltre ho potuto usufruire dell’humus della fossa biologica (Dio esiste…) Direi che sono veramente molto ben nutriti; la ripresa vegetativa riguarda anche la parte interna di queste piante centenarie; l’idropulitrice ha pulito i vecchi tronchi permettendo una migliore ossigenazione . Tempo permettendo oggi nebulizzerò il prodotto nuovo…fortunatamente sono stupidi, stanno in superficie defogliando una zona, quindi osservando attentamente e con pazienza, è facile individuarli. Vi aggiornerò . Massimiliana
26-04-2014 Segnalo la presenza anche in Valpredina Cenate di Sopra (BG) presso l’oasi naturale WWF e suoi dintorni.
Anche a Orsenigo (CO) e Crevenna (CO).
ANCHE A BESANA IN BRIANZA NELLA MIA CASA ho 3 piccoli BOSSI DECENNALI CHE STANNO MORENDO, HO EFFETTUATO UN TRATTAMENTO CONSIGLIATO DA UN CENRO GIARDINAGGIO, VI TERRO’ INFORMATI. GRAZIE PER I PREZIOSI CONSIGLI-
Chiedevo se per la lotta con il metodo biologico, puo andare bene Bacillus thuringiensis var.aizawai che viene anche utilizzato per il trattamento in apicoltura contro la tarma della cera. I caso positivo chiedo secondo Voi quale dosaggio bisogna utilizzare. Grazie
La bibliografia consiglia il BT var.Kurstaki sierotipo H-3A,3B ceppo EG2348, nessuno vieta che lei provi con il prodotto che ha disponibile, poi ci faccia sapere quale è il risultato.
Sono Massimiliana da Cairo Montenotte, come vi avevo informato nel precedente scritto, ho testato il bacillus thuringensis. Il prodotto si chiama Lepinox plus, l’ho ordinato a Cuneo presso l’azienda Canalis. Ha funzionato alla grande, le larve muoiono e di ventano nere, sulle pupe funziona meno xché sono molto protette, bisogna agire al momento giusto in caso Confidor o piretro puro Bayer. Io avevo mio malgrado, usato questi antiparassitari sterminando l’attacco massivo e poi non avevo altro; questo prodotto è biologico e bisogna nebulizzarlo molto accuratamente anche all’interno, ha due tre giorni di carenza ma è veramente fantastico; ora la situazione è sotto controllo e i bossi stanno avendo una bellissima ripresa; naturalmente vanno costantemente monitorati. Il prodotto va nebulizzato una volta alla settimana finché ci sono le larve. Credo di avervi detto tutto. Buona fortuna. Massimiliana
Grazie per le preziose informazioni, speriamo che la sua esperienza sia utile anche agli altri lettori. Il problema è che gli attacchi sono continui e i trattamenti quindi bisogna cadenzarli a intervalli regolari. Se pensate di aver sconfitto la piralide con un solo trattamento vi sbagliate e come la gentile Massimiliana ha scritto il controllo deve essere costante.
Grazie e Buona Lotta.
C’è da sperare che la natura, come sempre accade, si riorganizzi integrando il nuovo ospite ; io osservo i fenomeni nella mia proprietà con attenzione e curiosità ; ho notato le cinciallegre con bruchi di piralide entrare nel nido ed è per questo che i vari confidor vanno usati in casi veramente estremi, inoltre spesso della piralide ho trovato solo la testa; ho altresì notato ragnetti bazzicare sui bossi; ci vuole tempo ma prima o poi arrivano gli antagonisti naturali. Nel frattempo sollecito gli appassionati ad interessarsi all’agricoltura nascente biodinamica, quella che si occupa della sfera energetica delle piante agendo di conseguenza fatalmente sulla parte materiale; può apparire incredibile ma io ho energizzato duemila mq con un pugnetto di corno letame biodinamico risvegliando la vitalità di piante vecchie e stanche; il risultato è stato veramente sconvolgente: erba, cespugli, alberi, rosai, viole e quant’altro …da esposizione; è aumentata altresì la presenza di uccellini canori; insomma: un’iniezione di vita. Lo scorso anno seguendo il consiglio di un operatore avevo distribuito dappertutto un concime granulare costosissimo e le conseguenze sono state disastrose; piante macilente e sentore …di morte, parassiti ovunque compresa la piralide . L’operatore biodinamico mi spiegó:”Per forza, i minerali sono morti e tu hai messo nel terreno un messaggio di morte, le piante l’hanno recepito diventando più vulnerabili e quindi sono arrivati i parassiti a fare il loro dovere : aiutare a morire.” Con il corno letame ho invertito il processo…credetemi è stata un’esperienza straordinaria e ho capito che anche un solo pensiero può stravolgere una situazione. Credo che sia questo il significato di “pensare positivo”.
Anche se in questa sede l’argomento è la piralide , desidero segnalare la mia exp. Che certamente interesserà i lettori: l’oziorrinco, nuovo ospite delle mie rose. Io impiego con le dovute precauzioni rispettando rigorosamente i dosaggi, due prodotti: confidor (antiparassitario) e folicur se (anticrittogamico); alla base degli arbusti sto continuando a trovare oziorrinchi moribondi, quindi non è vero, come ho letto, che sono difficili da debellare; inizio autunno, quando si abbasserà la temperatura del terreno, agirò sulle larve che si sviluppano nel terreno con un prodotto biologico; l’azienda produttrice è Koppert Italia tel. 0456717750. Il prodotto (lavagem?) immette nel terreno nematodi, organismi antagonisti che si nutrono di larve. E spero che per quest’anno le emozioni siano finite! Massimiliana
Buonasera,
oggi, 27/05/2014
con grande soddisfazione posso confermare la risoluzione
definitiva del problema causato dal bruco su pianta BOSSO di
altezza 1 METRO a forma spirale.
Il trattamento con insetticida liquido VILMORIN SUMIT GIARDINO
iniziato il 20/04/2014 ha permesso la rigenerazione delle
foglie ridonando splendore a questa meravigliosa pianta.
Buon giardinaggio a tutti !
Ivana.
Buonasera,
oggi 14 09 2014
con grande rammarico confermo nuovamente il problema causato dal bruco su pianta BOSSO di altezza 1 METRO a forma spirale.
Immediatamente ho ricominciato il trattamento con
insetticida liquido VILMORIN SUMIT GIARDINO.
Spero che il problema venga nuovamente risolto.
Buon giardinaggio a tutti.
Sicuramente ! Buon lavoro
L’anno scorso avevo avuto un attacco massivo di piralide (il mio post è ancora visibile più sopra), come del rsto in tutto il vicinato a Nidau (BE). Quest’anno la situazione è molto migliorata. Un attacco in marzo, seguito da due trattamenti a distanza di una settimana e da minuziose osservazioni con eliminazioni mirate a mano, mi hanno permesso di ritrovare una bella siepe come non la vedevo da tempo. Da 15 giorni la piralide sembra essere stata definitivamente debellata.
Effettivamente ha iniziato lo sviluppo molto presto, poi chi l’ha presa in tempo è riuscito a dargli una bella botta.
In giro ci sono pochissime reinfestazioni, mentre proseguono le distruzioni nei giardini degli sbadati…
buona fortuna
Scrivo da Verona, Cadidavid. Da qualche settimana avevamo notato sul bosso appena piantato che c’era qualcosa che non va. Quello nano invece, anche perché forse era in fondo alla fila era bello rigoglioso. Ho scoperto di avere l’infestazione. Io, mia moglie e mia figlia oggi abbiamo tolto tutto le larve visibili. Poi ho lavato tutte le piante per far cadere le uova, se servirà, e poi ho trattato con Reldan 22 (3 ml x 2 lt – la dose è bassa ? o va bene ? ) Domani tratterò le restanti piante. Riprenderò i trattamento tra tre giorni. Può andar bene ? Grazie.
Va bene, soprattutto per la cura che ci avete messo, in ogni caso puoi usare anche un insetticida meno potente, come quelli a base di piretroidi che di solito consigliamo.
Tieni d’occhio regolarmente la siepe.
Provincia di Pesaro: larve sul mio finocchio selvatico, possibile?
puoi mandarci una foto ? grazie
Le invii se vuole a grasso@demetra.net
Buon giorno a tutti! Dopo la mia segnalazione di qualche mese fa’, e dopo aver debellato tutto il problema, con conseguente splendore delle mie piante (che hanno rigermogliato e si ripresentano belle ricche di nuova vegetazione), ieri purtroppo mi sono accorta del nuovo arrivo del problema… adesso ha colpito delle altre piante di bosso, che comunque erano state oggetto di trattamento (anche se più volte avete scritto che non è preventivo, per evitare che ci fossero larve anche su quelle, avevo dato ugualmente una spruzzatina). Quindi oggi provvederò con Vape garden FITO datomi dal consorzio, ma non so se serva… è a base di Bifentrin pura, clofentezine puro e coformulanti, mentre l’altra volta era a base di piretro. Può andare bene ugualmente? Grazie infinite
Confermiamo che da qualche giorno dal numero di visite di questa pagina che sta ricrescendo, così come le segnalazioni e i commenti. Questo ci fa supporre che l’infestazione sia ripresa con la II generazione. Consigliamo a tutti i lettori di sorvegliare le piante e eseguire i trattamenti tempestivamente. Presto pubblicheremo un grafico per vedere l’andamento delle visite nell’arco dell’anno per meglio rendere l’idea di come si sembra sviluppare l’infestazione.
Grazie. Pensate che gli elementi contenuti nell’ultimo rimedio vendutomi dal consorzio possano andare bene?
Io sono giardiniere in un Sacrario militare e di bosso ne ho molto. Sono riuscito a distruggere il bruco con il Reldan 22 ed il Runner M. Dose di 40 ml per 20 litri. Trattamento da farsi almeno ogni due mesi. A me è successo con questo intervallo di tempo.
Diciamo che i prodotti che ha usato non potevano fallire, è come usare una bomba per ammazzare una mosca, le larve della piralide, per fortuna nostra (non loro) sono molto sensibili anche a prodotti meno potenti (e tossici). Per cui come diciamo da tempo dopo un primo trattamento abbattente con prodotti di sintesi, i successivi possono essere fatti anche con il Bacillus Thuringiensis var.Kurstaki, basta intervenire appena si vedono le prime piccole larve.
Salve volevo segnalare l’infestazione nel mio giardino che si trova a Cassino in provincia di Frosinone, quindi ringraziarvi per i preziosi suggerimenti. Ho già iniziato il trattamento con i prodotti da voi consigliati, speriamo bene!!!
Ciao e ancora complimenti per il vostro blog
Grazie per l’apprezzamento del nostro lavoro, siamo contenti che ti siano servite le nostre indicazioni. Non abbassare la guardia e osserva con attenzione ogni particolare la tua siepe ti ringrazierà…
ANCHE A BESANA IN BRIANZA DOVE ABITO, HO 3 PICCOLI BOSSI,UNO DEI QUALI E’ COPERTO DA RAGNATELE, ABBIAMO EFFETTUATO UN TRATTAMENTO CON UN PRODOTTO CONSIGLIATO DA UN CENTRO DI GIARDINAGGIO, SPERIAMO DI ESSERE ARRIVATI IN TEMPO, VI TERRO’ INFORMATI. GRAZIE DEI VS. CONSIGLI.
Le auguriamo buona lotta! Ci venga a trovare qualora abbia ancora problemi.
Faccio seguito alla mia 28 giugno. Qui (Verona) ogni due giorni piove ed è impossibile fare trattamenti perché si dovrebbero ripetere tutti i giorni. In questi giorni ho notato volare molte farfalle di piralide. Mi sono attrezzato di scopa, per sbattere il bosso e farle levare, poi con un po’ di fortuna se sono a tiro schiacciandole sbattendo le mani. E nei casi più difficili, memore della lotta alla metcalfa, tirando loro un apposito elastico in modo da abbatterle sui rami più alti. Fra i vicini non c’è tanta sensibilità nel fare i trattamenti. Per applicare i feromoni dove chiedere e come comportarsi: è possibile avere una dritta?
Ieri sera ho scoperto che la siepe di bosso alta 80 cm e lunga 5 metri era quasi completamente disseccata, in internet ho scoperto questo sito che mi ha permesso di capire veramente cosa stava succedendo.Ho fatto subito un trattamento con quanto avevo in casa -Orto Sano Gold- della Compo. Dopo due ore arriva il solito temporale, stamane pensavo che tutto il lavoro della sera non fosse servito ed invece a terra ho trovato numerose larve morte e alcune agonizzanti. Ho segnalato sulla carta la posizione: Saronno (VA). Grazie del prezioso supporto del sito.
Può ripetere il trattamento, se nota ancora la presenza di larve attive, ora la siepe ha subito un notevole stress pertanto stia attento a non fargli mancare l’acqua in caso di periodo siccitoso prolungato, magari distribuendo insieme anche un po’ di concime liquido del tipo per piante verdi, che si trova anche nei supermercati.
Buongiorno,
volevo sapere se alla mia siepe di bosso infestata dalla Piralide
posso applicare l’insetticida Nooze per scarafaggi e formiche con la seguente composizione per 100g di prodotto:
Cipermetrina pura 0.135% Tetrametrina pura 0.12% Piperoni butossido puro 0,45%, solventi e propellenti q.b. a 100%
Grazie anticipatamente.
Nicki
Purtroppo, pur essendo principi attivi in grado di uccidere le larve della piralide, ogni formulato contiene altri prodotti che lo rendono specifico per combattere un certo parassita, nel suo caso, nel prodotto che lei intende utilizzare potrebbero esserci dei coformulanti fitotossici ovvero che potrebbero provocare dei danni alla vegetazione.
Le consiglio di acquistare un prodotto a base di piretroidi specifico per i parassiti delle piante.
Grazie della sollecita risposta.
la mia siepe di bosso 20 mtl circa (rogeno_LC) infestata dalle larve per il primo anno 2014 il primo attacco debellato a mano marzo aprile adesso inizio luglio meta luglio secondo attacco della piralide ma molto più violento del primo, considerato che non posso passare le giornate a togliere i bruchi, ho un problema; in giardino ho una decina di pavoni e anitre bianche mute in libertà, che prodotto posso usare che non mi dia problemi coi suddetti animali ? grazie in attesa di una risposta
Il problema non è di poco conto, in presenza di animali che potenzialmente possono mangiare le larve trattate cadute a terra, se non si possono allontanare per qualche giorno, allora è meglio evitare qualsiasi insetticida di sintesi, anche quelli a bassa tossicità.
Invece può usare tranquillamente il Bacillus thuringiensis var.KurstakiIn con l’unico limite che è molto attivo sulle larve giovani mentre sulle larve di ultima età prima dell’impupamento (che non mangiano più) lo è meno.
Per cui le consiglierei di allontanare gli animali per almeno 3-4 giorni, indi fare un trattamento con un prodotto a bassa tossicità (piretroidi), poi per contenere le infestazioni successive, trattamenti con prodotti a base di Bacillus t.
Grazie al vostro sito ho forse capito cosa ha colpito i nostri bossi di circa 45 anni, portati fino ad oggi magnificamente.
Adesso vi chiedo cosa fare, toglierli completamente e sostituirli, oppure tentare, con una drastica potatura e innaffiatura di prodotti insetticidi, il loro salvataggio.
Attualmente colpiti in modo significativo sono 3 su 6.
Ci stiamo preoccupando anche delle piante vicine, edera, pinetti bassi ecc.
Restando in attesa di un vostro riscontro
porgo
distinti saluti
Roberto Cerutti
Ps: Posso mandarvi delle foto ma dovete dirmi come.
Buongiorno, prima di pensare a toglierli e sostituirli, provi a fare dei trattamenti ogni 25 giorni con il Piretro o Piretroidi di sintesi, ne trova molti in commercio di tutte le marche. Inoltre è possibile combatterlo con il Bacillus thuringiensis var.KurstakiIn con ottimi risultati. Non si deve preoccupare delle altre piante, non vengono attaccate. La piralide è selettiva solo sul Bosso.
Se vuole invii le sue foto a grasso@demetra.net
oggi me ne sono accorta, dopo pochi giorni di vacanza. Ho aperto il pc ed ho scoperto il problema. Ho impiegato varie ore a togliere centinaia di bruchi a mano… domani acquisterò i prodotti che avete consigliato o forse inizierò con uno a base di piretro che ho già in casa. spero di non dover eliminare tutte le piante trentennali, sono distanti ma sono tutte colpite…. vale la pena di tentare?
Molto ‘bio’ la raccolta manuale, ma un aiutino con un prodotto a base di piretro non guasta l’importante è tenere sotto controllo la situazione.
Salve, segnalo la piralide a Siena, nel mio orto. La siepe di bosso ha oltre 50 anni, circa 15m di lunghezza e 2,5m di altezza e stasera inizierò il trattamento a base di piretro dopo aver dato una discreta potata dato che la parte alta non è messa bene. Dato che nell’orto ho questa siepe ma anche centinaia di piante di ortaggi (perlopiù pomodori) e alberi da frutto, ho letto sopra che non devo temere per niente che non sia il bosso stesso. Certamente non coglierò/consumerò ortaggi nei 3 giorni successivi al trattamento di piretro ma è pur vero che la siepe dista alcuni metri dalle piante…Avete altri consigli vista la mia situazione? grazie, anche per lo splendido lavoro fatto con questa pagina informativa.
Il primo trattamento consigliamo di effettuarlo con un insetticida a bassa tossicità, poi i successivi, se solo ha l’accortezza di cogliere il momento iniziale dell’infestazione, può farlo con prodotti a base di Bacillus thuringiensis var.Kurstaki, innocuo per persone e animali e di conseguenza nessun problema per i frutti del suo orto.
Buon giorno, anch’io leggendo i vari commenti posso dire che tutti i miei bossi ormai in dimora da circa 20 anni sono stati divorati da questo parassita la pianta sembra spazzata da un’ondata di calore ed è diventata tutta secca, guardando anche le rose ormai spoglie le poche foglie rimaste sono piene dello stesso parassita, mi conviene tagliare tutto a zero? Io abito in Val di Lanzo nel torinese, grazie per eventuale consiglio.
Salve grazie per averci scritto. Provi ad eliminare tutto il secco, il bosso sopporta anche severe potature, dopo aver eliminato il secco provi a fare un trattamento con prodotti a base di piretro (ci sono molti formulati in commercio) o con Bacillus thuringiensis var.Kurstaki per aspersione.
Saremmo lieti invece di ricevere delle foto del parassita su rosa, in quanto c’è un insetto molto simile che può esserci sulla rosa, ma sporadicamente ci arrivano queste tipo di segnalazione. Se possibile invii le foto a grasso@demetra.net
Buona lotta!
Buongiorno anch’io come tanti altri ho scoperto tramite questo sito
che il problema dei miei bossi è molto serio.
invierò alcune foto alla mail indicata ma nel frattempo volevo chiedere quanto segue.
Abito in Liguria a Recco e lo scorso anno mi sono accorto del problema.
Il negozio dove di solito acquisto i prodotti mi ha consigliato di utlizzare il calypso della Bayer .
Ho fatto diversi interventi di irrorazione a distanza di una settimana e quest’anno in oprimavera i bossi erano germogliati.
Poi ho cominciato a vedere delle piccolissime ragnatele ma non ho mai visto bruchi , al limite erano presenti piccoli grovigli secchi , forse uova.
Ora siamo quasi in agosto e il problema e’ di nuovo molto esteso.
Ho visto che consigliate il Kendo della maag ma qui non riesco a trovarlo.
Riesco a reperire il Decis Energy O-Teq o il Decis Evo .
Quale mi consiglia , considerando che ho animali domestici che non riesco a tenere lontani dai bossi per più di 24/36 ore?
grazie
Alessandro
Buongiorno, tra i due prodotti quello meno tossico dovrebbe essere il Decis Evo che ha solo piretroidi, mentre l’Energy è leggermente più tossico. Le consiglio comunque qualsiasi prodotto vada a mettere di tenere chiusi gli animali o interdire l’area per qualche giorno, in quanto anche il prodotto più bio è comunque tossico. Le consigliamo di ripetere i trattamenti ogni 25 giorni per tenere sotto controllo l’insetto. Buon lavoro!
nel giardino del mio ristorante a Monte San Pietro in provincia di Bologna, nel giro di una settimana mi hanno sterminato ben 7 bossi su 7!Ancor prima di leggere il vostro articolo, ho rimosso le uova situate ai piedi dei bossi e potato i rami…preferisco non averli così sofferenti e pieni di vermi..proverò ad aiutarmi con un insetticida specifico da voi indicato nelle varie risposte.
Saluti
francesca
Il problema è diffuso e serio ovunque, provi con qualche trattamento e se i suoi bossi non sono stati irrimediabilmente mangiati, entro breve faranno nuovi getti.
Arrivata anche a Bologna! 7 bossi su 7 massacrati in una settimana! Purtroppo me ne sono accorta troppo tardi!
Arrivato anche a Frascati (provincia di Roma)!!!!
Fortunatamente grazie a Voi dovrei averlo preso in tempo. Solo 2/3 piante su 100 di una siepe di appena cinque anni le abbiamo trovate pienamente infestate, ognuna aveva circa 15 bruchi di 4 cm anche se la pianta non manifestava segni.
Mentre quella della mia vicina sono tutte con dei segni visibili. Stiamo facendo diversi trattamenti speriamo di uscirne!!!!
L’importante è che anche la sua vicina tratti la siepe, sennó permane un focolaio di infestazione
Io tengo d’occhio i miei bossi in giardino e quando vedo i primi segnali, faccio un trattamento con un insetticida a base di Lambdacialotrina (Karate).
Secondo voi il prodotto va bene? Perché, comunque, ora vedo delle farfalle in giro.
C’è qualcosa che possa uccidere le uova?
Grazie!
Il prodotto va bene, mentre purtroppo non ci sono prodotti in grado di distruggere le uova di questo parassita, bisogna monitorare costantemente le piante e al primo attacco intervenire.
Buongiorno scrivo da Feltre: da circa due settimane ho anch’io la piralide sulla mia bella siepe di bosso. l’ho già trattata con deltametrina un prodotto della Bayer e mi sembra si sia arrestata in quanto ho una siepe lunga e rigogliosa, mi dispiace molto e spero di salvarla. Ho fatto trattamenti ravvicinati in quanto piove continuamente ogni giorno sicchè non so’ se perda efficacia il trattamento. La osservo continuamente. Saluti speriamo bene. Quest’anno un disastro con le piante: acari sull’edera, la piralide..
Sono andato, dal vivaista di zona, a chiedere il prodotto che mi avete consigliato, mi hanno detto che nel Biellese questo lepidottero sta facendo una “strage” di bossi loro consigliano e usano il seguente prodotto: Infloor 200 SL – Composizione : Imidacloprid puro – coformulanti q.b.a
Secondo voi va bene? Nel mio caso oramai le foglie sono scomparse ma i rametti non mi sembrano morti anzi al momento non ho trovato rami secchi.
Dopo il trattamento devo potare i rametti superficiali?
Per vedere qualche risultato quanto si deve aspettare?
Grazie per l’attenzione che state dando al “problema”
Roberto C.
Noi consigliamo dei prodotti a base di piretroidi, perché sono efficaci ed hanno una bassa tossicità, il prodotto che lei cita è sotto accusa in quanto sembrerebbe dannoso per molti insetti utili e tra questi le api.
Dopo i trattamenti lasci passare un po’ di tempo e vedrà chiaramente quali sono i rami che non hanno vegetato.
Devo annunciare che queste maledette devono cambiare nome. Mi hanno infestato prima la siepe di bosso che, dopo mesi di trattamento ho dovuto estirpare a malincuore.Pensavo fosse finita e invece trovo una bella colonia sul prunus a fianco…colonia che non auguro a nessuno di vedere perché se adulte sn anche carine da nane fanno ribrezzo. Sintesi: mi stanno uccidendo siepe, prunus, rose e udite udite?? Pomodori!!!! Ora, nella disperazione che faccio??
Probabilmente non si tratta dello stesso parassita, riesce a mandarci una foto dei bruchi che stanno infestando le altre colture ?
Segnalo la presenza della piralide anche sulle mie piantine di bosso, a Castelnuovo Don Bosco (AT).
Grazie al vostro sito ho subito identificato le larve che stanno distruggendo il mio giardino, anche se per ora non ho notato infestazioni su altre piante.
Grazie dell’utile lavoro che spero di ricambiare con la segnalazione
Giuseppina
segnalo la presenza del verme a Sondrio. ho scoperto la presenza del parassita tra fine luglio e inizio agosto 2014 non su tutte le piantine contigue ma ha saltato quelle con molte ragnatele di ragni.
sto pensando di mettere ragni su quelle piu interessate…
per ora ho tolto a mano i vermi e le larve (forse 50 su 15 piantine di max 12 cm)
come sono fatte le uova?
Non abbiamo mai osservato il fenomeno che lei cita però tutto è possibile in natura e se funziona, ben vengano i ragni ! Le uova sono delle piccole lenticelle appiattite, gialline, poste sulla pagina inferiore delle foglie e perciò molto difficili da individuare. Ci vuole occhio e molta pazienza..
Ciao se puo essere utile io dopo un attacco della piralide che mi ha completamente distrutto una siepe di bosso ho:
– preso idropulitrice e soffiato tutta la siepe pulendola completamente
– dopodiche le gazze ed i corvi hanno completato l’opera mangiando i bruchini rimasti che prima erano nascosti
Adesso sembra che la siepe si stia riprendendo.
Ottimo metodo ! lotta biologica integrata ! mi sembra una buona idea da proporre. Grazie
la mia trentennale piccola siepe di bosso è stata letteralmente divorata nel giro di una settimana. Individuato il problema su internet, ho fatto i trattamenti consigliati ( non ricordo il nome dei prodotti usati, comunque della Bayer ) ed ho proceduto con una approfondita pulizia manuale controllando poi giornalmente eventuali ulteriori presenze che non si evidenziavano. Rientrato da una vacanza il 4 Agosto ho visto la mia siepe timidamente ricoperta di nuove foglioline, il giorno 9 era nuovamente spoglia con una ridotta ma nefasta presenza di quelle stramaledette larve verdi e nere. Scrivo da Lodi e la stessa cosa sta capitando a miei amici di Melegnano.
purtroppo in questo mese c’è stata un a ripresa dell’infestazione, non bisogna abbassare la guardia !!
Mi accingo a trattare le mie piante di bosso di 50 anni con piretro e un fissante pero la piralide sta anche attaccando una pianta di sambuco non si ferma davanti a niente , i nostri consorzi fitosanitari dovrebbero essere più presenti .nella mia zona (bassa reggiana vicino al po) questo bruco sta facendo tavola rasa.
Riceviamo molte segnalazioni riguardanti questo carattere ‘onnivoro’ che la piralide sta manifestando, normalmente questi lepidotteri sono molto selettivi e si nutrono quasi esclusivamente di una specie vegetale. Effettivamente i consorzi fitosanitari dovrebbero quanto meno confermare questa diffusione anomala e consigliare le azioni più appropriate.
buon giorno a tutti,
sono Andrea ed abito a Vigevano (Pavia)-
da alcuni giorni che ho notato sulle mie piante di bosso (una siepe di 15 anni che circonda casa ed è composta da 154 piante) dei “pidocchi” lunghi circa 3-4 mm.-
tutto è iniziato in primavera con delle ragnatele ed oggi, dopo aver visitato il vostro sito, ho riscontrato già parecchie larve-
leggendo alcuni commenti fatti da altri malcapitati ho capito che ci sono rimedi (meno male!) però vorrei sapere una cosa; avendo due gatte curiosissime ed amanti del “sottobosso” cosa posso fare per evitare a loro un’intossicazione o qualcosa di peggio?
ovviamente escludo il taglio delle piante-
grazie infinite
andrea
Ovviamente qualcosa bisogna fare, l’infestazione non se ne va da sola. Se ha la possibilità di impedire ai suoi gatti di avvicinarsi alla siepe per almeno 3 giorni allora può utilizzare un prodotto a base di piretroidi, diversamente deve optare per un trattamento biologico a base di Bacillus thuringiensis var.Kurstaki, oppure, ancora più bio, segua l’esempio di un altro nostro lettore che ha usato una idropulitrice (o una gomma con acqua a pressione) e ha lavato tutta la siepe eliminando la maggior parte delle larve presenti.
Con un po’ di costanza e se la siepe non è enorme, penso che si ottengano anche in questo modo dei buoni risultati
grazie infinite della velocissima risposta-
complimenti a tutti voi, siete grandi!!
p.s. volevo anche segnalare la mia posizione sulla cartina ma non riesco; (probabilmente perchè non ho “google crome”)
grazie mille ancora
andrea
Buongiorno,
ieri abbiamo “disinfestato” a mano una piccola pianta di Bosso in vaso.
Siamo riusciti a trovare una 40ina di bruchi di varie dimensioni (che abbiamo eliminato) che stavano sgranocchiando tutta la piantina.
località: San Giuliano Milanese
Trattamento “bio” per eccellenza ! guardatevi in giro perché sicuramente c’è qualche vicino che ha l’infestazione in corso e se non si tratta congiuntamente, il rischio di reinfestazione è molto alto.
segnalo la presenza anche a Lucca. mi sono accorta dell’infestazione il giorno 15 agosto 2014 per cui solamente oggi sono riuscita a recuperare il prodotto per il trattamento. Purtroppo in 2 giorni quasi la totalità della siepe è stata divorata e l’infestazione si è estesa anche a siepi distanti 5 metri dal primo attacco. i vermetti si diffondono in quanto si calano come con ragnatele dalle piante più alte (tipo alloro) e vengono trasportati o dal vento o dalle persone (mi è capitato di trovarmi addosso dei vermetti caduti dall’alto)
speriamo che il trattamento consigliato dall’agraria funzioni…
effettivamente è incredibile la mobilità di questo bruco, tutto va bene pur di raggiungere un bosso succoso…
anche a Tavullia in provincia di Pesaro è maledettamente arrivate,e sta facendo pizza pulita alle mie 100 piantine, però devo dire che ieri sera sul tardi ho spruzzato ,dopo averlo diluito con una grossa quantità’ d’acqua, REDLAN 22 preso da vivaio. prodotto altamente tossico, perciò se avete animali, per quella notte fateli dormire con voi.
la mattina seguente strage compiuta.
funziona a dovere. e stasera ripeterò di nuovo con la gioia del mio cagnolino che ci terrà compagnia nel divano.
Penso che ripetere il trattamento con Reldan già la sera dopo sia un po’ eccessivo…
comunque il tuo cagnolino lo devi tenere con te per almeno 5 – 6 giorni
Il nostro bosso è stato pesantemente attaccato dal parassita, ma abbiamo notato che tantissimi fili stanno scendendo anche da un grande abete che abbiamo in giardino.
Abitiamo a Trieste. Grazie.
riceviamo da un po’ di tempo queste segnalazioni della presenza di piralide anche su altre specie di piante, sarebbe interessante capire se i bruchi migrano su queste per impuparsi oppure si nutrono anche di piante diverse dal bosso
Eccola la bella sorpresa al rientro dalle ferie; in 15 giorni i bruchi si sono mangiati un bosso antico di 200 anni . E’ completamnte divorato , distrutto , credo non si riprenderà.Non capisco perchè dopo il trattamento ancora trovo bruchi , più piccoli ma vivi. Provincia di Reggio Emilia
Brutte sorprese, ma aspetterei a dichiararlo spacciato, se tiene pulito dai parassiti il cespuglio, vedrà che da qualche parte emetterà nuovi germogli. Non so che prodotto lei abbia usato, ma se è un prodotto a base di piretroidi ha una azione di 3 giorni e non è attivo sulle uova, per cui quelle che vede sono larve neonate dopo il periodo di carenza. Faccia subito un altro trattamento.
Io ho avuto un attacco virulento di questo lepidottero sul MUGO a primavera. La questione è stata risolta con prodotti consigliati da mio giardiniere ma in seguito ho avuto la destruzione di 6 bossi in pochi giorni d’estate. Il tempo di accorgersi del problema, e la pianta è già morta!
Salve, ho bisogno di un consiglio!!!
è da qualche settimana che negli alberi del giardino/boschetto dove abito (Provincia di Ravenna), sono presenti questi bruchi del Bosso che scendono con una bava dai rami (pini, siepi,ecc…). Il padrone di casa ha fatto un trattamento, ma a mio parere troppo piccolo per la mole di infestazione. Vorrei sapere se esiste una soluzione estrema per la disinfestazione, o se è meglio eliminare tutte le piante “contaminate”. Grazie Alice
Purtroppo non esistono soluzioni “estreme” e non vale la pena di eliminRe le piante colpite (se non sono morte) in questi casi bisogna solo fare dei trTtamenti mirati, meno tossici possibile (con piretrioidi), monitorando costantemente lo stato dell’infestazione.
AIUTOOOOO
sono appena tornata dalle vacanze e ho trovato la siepe di bosso distrutta con tutti i dannati bruchi che scalano i fili che partono dalle piante di bosso e salgono sulla magnolia sovrastante :-(((( oggi taglio ed elimino tutte le piante di bosso, ma non riesco a capire se potrebbe attaccare pure la magnolia ??? trattare la magnolia sarebbe un casino, è una pianta molto alta !
PS dimenticavo … a Saronno !
buonasera,
abitiamo a Sanremo, abbiamo una siepe di bosso (di ca. 15 anni d’età) lunga 15 metri ed alta ca. 150 cm., è …straziata dalla presenza di questi vermi, larve e farfalle, la lavavo tutte e sere ma la situazione peggiora di giorno in giorno a visa d’occhio e ad oggi è un disastro totale, è da oggi pomeriggio che fortunatamente ho trovato il Vs sito ed ho capito cosa stia succedendo; devo dire che il problema l’avevo notato già ai primi di luglio si sul bosso che su due piantine di Hebe (ho tolto manualmente i vermi e tagliato i rametti, adesso sotto le foglie ci sono dei piccoli “scudetti” marroni che tra l’altro sono gli stessi d cui sono invase le foglie di una siepe di rincospermo (falso gelsomino); domani guardo le rose! il nostro grande problema è la presenza in giardino di 7 tartarughe (dai 4 ai 20 anni) e di 7 gatti.
come possiamo comportarci? ho sempre evitato insetticidi proprio per la presenza di animali (tra l’altro ci sono anche uccellini, ecc.). grazie mille per il supporto che ci state dando
Sergio
Capisco il problema, puó usare dei prodotti biologici a base di Bacillus thuringiensis sub.Kurstaki. È un prodotto senza nessuna tossicità per l’uomo e gli animali, l’importante, affinchè sia efficace, è seguire bene le istruzioni allegate al prodotto.
Saluti e buon lavoro
Buongiorno,
scrivo dalla campagna a sud di Firenze. Stamani ho trovato vari bruchi,inizialmente li ho quasi scambiati per la larva di pieris brassicae ma poi ho letto questa pagina in rete. Hanno iniziato da poco a infestare il giardino, perché alcune piante di bosso sono ancora sane.Purtroppo tutte queste invasioni di insetti stranieri, da quelli che infestano le piante a quelli che colpiscono le persone (es. la zanzara tigre, sono comprese nel prezzo che ciascuno di noi paga per la gloriosa globalizzazione…
Saluti dalla Toscana e grazie per le vostre informazioni precise e dettagliate
Non perdere tempo fai subito un trattamento con un piretroide.
Purtroppo è un dato di fatto di insetti molesti o meno ne arriveranno a decine, ma questo anche prima della globalizzazione, complice minor conoscenza e controllo.
Non dispererei perchè molti di questi alieni dopo poco tempo incontrano un loro nemico naturale anche nel nostro ambiente. Ci vuole pazienza.
Buon lavoro
Buongiorno, ho 2 vasi abb. grandi sul balcone con 2 bossi e a inizio luglio ho iniziato a trovare ragnatele e bruchi e sporco sul balcone (ovviamente chi li ha nel terreno non ci fa caso) e nel giro di 1 sett. li ho estirpati tutti cercandoli uno x uno. Fino a fine luglio tutto ok … stamattina al rientro dalle ferie ho trovate le 2 piante devastate da almeno un centinaio di bruchi (che viaggiano indisturbati anche x il balcone) … impossibile eliminarli fisicamente … mi sa che dovrò buttare le piante, con grande dispiacere. x conoscenza … sono a Nova Milanese.
È una situazione complessa, se per te non è un grosso dispiacere, lascia perdere i bossi e orientati su altro genere.
Grazie per la veloce risposta e complimenti per il sito. In effetti se ci fossero più uccelli e altri predatori,si potrebbero evitare le lotte con i prodotti chimici,dannosi per l’ambiente. Comunque continuiamo a sperare che incontrino presto dei nemici naturali qui in Italia…
Saluti,
Giovanni
Buongiorno, come molti rientrato dalle vacanze ho trovato i bossi attaccati dalla piralide, circa 100 piante in un giardino storico con molte varietà presenti (rose antiche, ecc.).
Mi sembra che il trattamento con piretroidi, vista l’infestazione e visto che attorno ho giardini e parchi, sia complicata, forse il Bacillus thuringiensis, vista la presenza massiccia di larve, può essere una soluzione temporanea, nell’attesa di capire se esistono animali utili alla loro eliminazione.
Vista la virulenza e la velocità distruttiva sono molto preoccupato soprattutto se, come si evince dalla lettura di altri commentatori, le larve iniziano a spostarsi su altre varietà di piante.
Pietro Trieste
Se l’infestazione è forte e sono presenti larve un po’ grosse, l’unico sistema è intervenire con un prodotto abbattente, a bassa tossicità come quelli a base di piretroidi, poi successivamente su larve piccole funziona bene anche il Bacillus t.
Il motivo è spiegato dal fatto che le larve grosse, nelle ultime mute, smettono di alimentarsi e pertanto per eliminarle serve un insetticida che abbia anche un’azione di contatto, il Bacillus per agire deve essere ingerito per cui è attivo sulle larve giovani che si alimentano voracemente.
Per ora non c’è nulla in commercio in grado di eliminare le uova, pare che si siano individuati dei parassitoidi che colonizzano le uova, ma come ho detto, pare..
Verona, fine agosto 2014. Ho appena buttato via due cespugli di bosso completamente rinsecchiti nel giro di una decina di giorni, per colpa di queste larve che non avevo mai visto in giardino. Le mie piante erano giovani e in vaso, e purtroppo si sono riempite in modo inverosimile di questi bruchi. Le piante lì vicino sono state tutte risparmiate. Non sapendo che cosa fossero, ieri ho spruzzato un insetticida generico (Fenitan), ma non ha avuto alcun effetto. Stamattina le larve hanno iniziato a “scappare” dai vasi, quindi ho eliminato a mano le fuggitive e poi ho insacchettato tutto, ho chiuso i sacchi e li ho buttati nel cassonetto. Avrei fatto meglio a bruciare tutto, ma non avevo proprio modo di farlo. Grazie per questa pagina, la prossima volta – speriamo di no! – saprò come fare.
Il prodotto che lei ha usato pur essendo un insetticida generico, qualcosa dovrebbe fare. Le consiglio comunque di utilizzare il prodotto giusto per combattere larve di lepidotteri che può trovare in qualsiasi garden o consorzio agrario.
Buongiorno, ieri, 27/8/14 a FRESONARA (Alessandria)mi sono accorto che una pianta di bosso era stata attaccata dalle larve. Nel giro di pochi giorni l’anno divorata. Ho dato alcuni veleni che avevo e i vermi sembrano morti.Proverò le cure da voi consigliate.
controlli bene la siepe tra 3 o 4 giorni e se vede delle larve intervenga subito.
Circa un mese fa ho avuto anch’io il bosso pieno di bruchi, che hanno letteralmente ripulito tutte le foglie di Bosso. Ho eradicato alcune piante perché pensavo che fossero morte, invece con l’assenza di buchi hanno iniziato a germogliare nuove foglie. Tali bruchi li ho trovati anche in un aiuola dove si trovano un acero e una camelia. Purtroppo non ho foto perché ormai sono spariti. Mi trovo nel comune di Capannori (LUCCA)
Abito a Valle San Bartolomeo, sobborgo di Alessandria. Segnalo che le mie siepi, piantate almeno cinquantanni fa, sono state divorate in maniera sprint domenica 24 agosto 2014. Un disastro. Sono intervenuto con un insetticida, ma a due giorni di distanza le larve, anche se in misura minore, girano ancora. Anche a Pecetto di Valenza, comune a 3 km da casa mia tutte le siepi di bosso sono state divorate. Sono venuto a conoscenza del vostro sito, oggi, dal giornale “La Stampa”, nelle pagine dedicate alla Provincia di Alessandria.
Un trattamento non è sufficiente perché tutti i prodotti disponibili non hanno nessuna azione sulle uova, per cui quelle che vede sono le larve nate successivamente al trattamento.
Normalmente si interviene con un secondo trattamento dopo 3 – 4 giorni dal primo.
Buon lavoro
Grazie, siete efficientissimi nelle risposte! Qualcuno chiede consigli anche su Twitter. Problemi anche in UK, sembra: https://www.rhs.org.uk/advice/Profile?pid=760
Ho notato ora il suo link, effettivamente è diventata una pandemia ! speriamo che si sveglino presto degli insetti predatori o che gli uccelli delle nostre campagne ne scoprano il gusto squisito…
saluti
Abito a Castellar Guidobono (AL) Domenica 24 agosto ci siamo accordi che era gialla (notare che 3 giorni prima era verdissima) e cosi sono corsa da un mio conoscente che vende materiali per giardini e ci ha dato un antiparassitario (non ricordo il nome), abbiamo fatto 3 trattamenti, secondo Lei sono necessari altri trattamenti, e quando le larve non ci saranno più cosa dobbiamo fare con quello che è rimasto della siepe, ricrescerà spontaneamente.
grazie
saluti
di solito con 2 trattamenti distanziati tra loro circa 3-4 giorni, si riesce a contenere l’infestazione, ma in natura non esiste l’eliminazione totale ! per cui è necessario vigilare costantemente le condizioni della siepe.
Di solito il bosso rimette nuove foglie, abbia pazienza e fiducia
ok , terrò monitorato il tutto
grazie
saluti
29 agosto 2014
Buongiorno, oggi mi sono reso conto che il mio secolare bosso è completamente pieno di questi bruchi. Questi bruchi da un paio di anni erano presenti sulle mie piante di Couve Galega (Cavolo Galiziano) che coltivano nell’orto. Nel cavolo però l’infestazione era contenuta tanto che pulivo a mano le foglie dai bruchi e li buttavo in pasto ai pesci rossi. Se sapevo che erano così infestanti avrei agito diversamente. Domani mattina provvedo al trattamento fitoparassitario.
Marco
sicuramente non era lo stesso bruco, questa è una piralide, specifico parassita del bosso e se ci fosse stata allora, le avrebbe distrutto tutto il bosso.
Faccia il trattamento al più presto.
Dopo aver subito un attacco di Piralide il 20/07/2014, disinfestato, la pianta ha ricominciato a fogliare. Rilevato oggi 30/08/2014 un nuovo attacco, larve ancora molto piccole ma numerose che stanno mangiando le poche foglioline rinate. Zona Valdobbiadene, provincia di Treviso.
Questo è un vero peccato, non perda tempo e intervenga subito, e se non ha prodotti in casa perché è domenica, utilizzi lo spruzzo a pressione dell’acqua e lavi bene la siepe, poi raccoglie tutto quello che è caduto a terra e lo brucia o meglio lo schiaccia sotto i piedi, dipende dal grado di soddisfazione che uno prova…
Trieste, nel giro di una settimana, 3 piante praticamente secche. I rami si rompono appena li tocchi. Faccio ancora a tempo o devo tagliare tutto? Me ne rimane solo una parzialmente infestata, riesco ancora a salvarla?
Incominci con l’eliminare tutti i bruchi, poi con un po’ di pazienza vedrà che se il suo bosso è ancora vivo, riprenderà a vegetare.
Una cosa importante, se il cespuglio è completamente defogliato ed è esposto al sole pieno e per molte ore al giorno, rischia di seccarsi a causa dell’esposizione dei rami alla luce e al calore forte del sole. Per cui le consiglio, una volta eliminate tutte le larve di coprire con una rete ombreggiante il cespuglio e magari dargli anche un po’ di concime, va bene anche quello da diluire in acqua, per piante verdi ( si trova in tutti i garden ) . Buon lavoro
Grazie, ci proverò. Oggi ho spruzzato l’insetticida che mi hanno dato al consorzio agrario, fortunatamente non piove da “ben 8 ore”. Aspettiamo. Grazie ancora
Abbiamo appena scoperto che 2 bossi sono completamente invasi dal parassita Cydalima perspectalis in zona Cesana Brianza, Lecco. Ci auguriamo di riuscire a salvarli, sono molto colpiti. Dai commenti letti sembra che questi prodotti per la disinfestazione non provocano nulla ad altri animali, quali cani e gatti. Sarà nostra premura inviarvi, il prima possibile, delle fotografie per informazione.
Complimenti per questo sito, è molto utile. Buon lavoro. Silvia
Grazie Silvia, se usi un piretroide hai un tempo di carenza di circa 3 – 4 giorni, l’importante è non esporre i tuoi animali il giorno stesso del trattamento o il seguente.
SOS!! SOS!! Stanno sterminando piante di Bosso di 100 anni. In due settimane hanno devastato decine e decine di piante di bosso secolari. Maledetta piralide
Faccia subito un trattamento e poi tra 3 – 4 giorni un altro, abbia fiducia vedrà che rivegetano.
Salve
da qualche giorno mi sono accorta(ormai troppo tardi)che la mia siepe di bosso e’ stata invasa da una fitta ragnatela prodotta da larve di colore verde e apice nero…
Le stesse stanno inoltre attaccando la pianta di arancio sovrastante il bosso,salendo su fili sottilissimi.
Abito in Liguria a Levanto prov di la Spezia
Purtroppo è la famigerata piralide del bosso, se può intervenga al più presto con un insetticida a base di piretroidi.
In ogni caso sull’arancio non dovrebbe fare danni.
Salve, sono arrivato a voi tramite ricerca, e così ho capito che le due piante di oltre 15 anni di bosso(credo) sono state completamente attaccate da questo insetto, credo che per le piante non ci sia più niente da fare, il tutto si è svolto in meno di una settimana, le piante ora emanano un odore nauseabondo, penso di estirparle, ma mi chiedevo se c’è il rischio di contagio per altre piante più vicine(prugno, magnolia, lauro, vischio e alcune rose).
Queste ragnatele (in forma minore) le trovo ovunque nel giardino, una cosa da non credere poichè è tutto successo in una settimana.
Aspetti ad estirpare le piante, normalmente rimettono nuova vegetazione, ovviamente bisogna eliminare tutti i bruchi presenti.
Sulle altre specie di solito non determina danni significativi.
Buongiorno, vivo a Trieste in una villa d epoca adibita in parte a b&b. Ho un giardino alla ‘italiana con un grande bosso molto antico.Al momento non ho notato infestazioni, essendo però piuttosto preoccupata, vorrei sapere se si possono fare trattamenti preventivi con insetticidi specifici e se si quali. Grazie mille !
L’importante è guardare spesso (giornalmente) la siepe e appena si notano i bruchi intervenire immediatamente con un trattamento con prodotti a base di piretroidi, oppure con un prodotto biologico a base di Bacillus thuringiensis subspecie Kurstaki, se le larve sono piccole.
Purtroppo non esistono cure ‘preventive’ se non il costante monitoraggio e la collaborazione con il vicinato, in quanto se il vicino non fa nulla sulla sua siepe allora tutto è inutile.
saluti e sempre in guardia
la piralide del bosso ha distrutto anche piante di berberis , anzi nel mio giardino a Bazzano (bologna) forse è proprio partita da lì.
Tutto è possibile, in ogni caso tenga presente che il Berberis ha il suo bel bruchino specifico che lo mangia, per cui potrebbe esserci stata una infestazione ‘concomitante’ all’arrivo della piralide. Vera sfiga..
Faccia i trattamenti come abbiamo indicato nelle varie risposte alle mail ricevute.
Buon lavoro
Buonasera,
la piralide del bosso nel mio giardino, oltre ad aver devastato tutte le piante di bosso che ho, ha invaso anche un albicocco e ora le ragnatele sono anche li… Ho già iniziato a fare il trattamento, spero che funzioni…
Buon lavoro !
Buona Sera,
Ferentino (FR) 04/09/2014
Ieri le siepi del giardino erano sane, oggi pomeriggio il mio sguardo si è posato sulle due piante più grandi della siepe, le più belle e anche le più curate. Mi accorgo allora che sembrano completamente secche! Penso: “in poche ore si sono seccate?”. Mi sono avvicinata allibita per rendermi conto immediatamente che erano avvolte da “ragnatele”. Con orrore ho provato a scrutare l’interno delle piante da cui si scorgevano dei bruchi verdi. La mia preoccupazione si è quindi rivolta al cane, se fossero stati bruchi di processionaria non avrei saputo cosa fare. La verità è arrivata da internet e l’identificazione con la Piralide risulta la più probabile. Sono gli stessi bruchi, gli stessi effetti. In poche ore hanno trasformato due piante. Sono passate 4 ore e proprio pochi minuti fa abbiamo notato che le altre piante hanno cominciato a prendere lo stesso colore giallo. E’ scioccante.
Nessuno immagina quale potere distruttivo ha questo lepidottero finchè non lo vedi in azione. A volte da un’ora all’altra si vedono gli effetti.
Faccia subito un trattamento con un prodotto a base di piretroidi, comunque vedrà che le piante si riprendono.
DISASTROOOOO!! in una settimana piu’ siepi di bosso distanti tra di loro anche cinquanta metri sono state attaccate e distrutte. completamente secche senza piu’ foglie. Provero’ i vostri rimedi.
per ora non ho notato i vermetti né su aranci né su rose o sambuco, ma controllero’ continuamente…
E’ spaventosa la velocita’ di distruzione. piante alte un metro e sessanta – ottanta completamente bruciate.
Zona : Alatri , in collina, (Fr)
forse e’ importante aggiungere il periodo di attacco : fine di agosto , primi di settembre 2014. proprio durante una pausa del cattivo tempo. Qui ha piovuto continuamente….fino ai primi di agosto. Ora ha ricominciato.., ma solo il pomeriggio, quindi il trattamento andra’ ripetuto tutte le mattine?
L’effetto dell’insetticida a base di piretroidi è abbastanza rapido avendo un azione di contatto, per cui se si bagna bene tutta la siepe con le larve, si ottiene un risultato quasi immediato. Diverso caso se ha usato il Bacillus thuringiensis, in quanto questo, per agire, deve essere ingerito dalla larva, per cui deve permanere il più possibile sulle foglie, allora se ha piovuto subito dopo, deve essere ripetuto.
Non riesco a mettere la bandierina per l’ attacco della Piralide a Frascati ho già fatto due disinfestazioni.
Abbiamo inserito la sua segnalazione in mappa. Grazie e buon lavoro
Al rientro dalle vacanze ho trovato il mio bosso completamente invaso dai bruchi e pieno di ragnatele credo che ormai non ci sia più nulla da fare, ho paura per le mie rose che ho notato piene di piccoli fori e ragnatele … mi trovo ad Assisi. Grazie
Faccia un trattamento il prima possibile e non disperi in quanto il bosso ha la capacità di emettere nuova vegetazione, solo se elimina le larve che gliela mangiano.
buon lavoro
Abito a Caravaggio (Santuario)in provincia di Bergamo.
Ho 5 piante di bosso e per la prima volta quest’anno (2014) hanno subito ripetuti attacchi da parte di questo lepidottero.
Li ho trattati con Decis evo( piretroide) ma per ottenere un buon risultato ho dovuto raddoppiare la dose consigliata in etichetta.
Per ora non mi risultano attacchi ad altre piante.
Complimenti per il sito e cordiali saluti Gianni
Ho già mandato due mie in precedenza.
In questi giorni sono riprese a volare le Farfalle di piralide. Per cui tra n giorni si troveranno nuovamente i bruchi, mentre stiamo provvedendo a schiacciare le farfalle sbattendo tra le mani quando sono posate sulle pagina inferiore delle foglie.
Ho fatto una scoperta interessante, però.
Di fronte al bosso (a 10 metri) sotto un terrazzo ho l’entrata della casa, tipo veranda, chiusa ai lati colorata di giallo. La sera lasciando accesa la luce e scuotendo il bosso, le farfalle si riparano. Ne troviamo anche al mattino. Ovvio che lacciamo fuori. Vanno bene anche le racchette elettriche per le zanzare, con un po’ di allenamento.
Per i trattamenti, io mi sono rassegnato : una volta alla settimana perché tra piogge e vicini insensibili è un disastro.
Come dicevo ad altri, la farfalla della piralide è molto attratta dalla luce, per cui è un buon metodo quello di creare un punto luminoso in giardino e le attendere la bestia e farla fuori…
Salve, scrivo dall’umbria.
Ho due piante ornamentali di bosso che sono state pesantemente attaccate. In pochi giorni le due piante sono state distrutte, la più grave ha perso l’80% delle foglie ed era così piena di larve e pupe che ho deciso di tagliarla e bruciarla:(
Mi spiace, immagino lo sconforto, in ogni caso sarebbe stato sufficiente un trattamento insetticida e il bosso dopo un poco sarebbe rigermogliato.
Anch’io al rientro dalle ferie ho trovato la mia siepe di bosso attaccata dalla Piralide. Ho fatto un primo trattattamento con deltametrina. Cosa devo fare quando trovo sulla piante le larve per ucciderle? Basta schiacciarle?
Questa sera ho finalmente visto anche le farfalle, che si radunano sotto la luce nelle vicinanze della siepie. Ovviamente le sopprimo.
Perfetto, se tiene monitorata la siepe e schiaccia tutti i bruchi che vede e inoltre cattura gli adulti, ha un’elevata probabilità di tenere sotto controllo l’infestazione, nel modo più biologico che ci sia
Buon lavoro
Dimenticavo di segnalare che abito a Parma
Buongiorno, l’anno scorso avevo già scoperto la malattia, il consorzio agricolo mi ha consigliato il Confidor, che ho usato con abbondanza, Questa primavera sembrava che ributtasse nuove foglioline (erano circa 40 piante, completamente secche) ma ora son tornate le farfalline…. con i nuovi bruchi. Per me è ormai impossibile salvarle anche perchè se penso a tener pultito manualmente 40 piante mi sa che all’ultima devo re-iniziare dalla prima.
Chiedo due cose:
1) se non faccio nulla la pianta muore oppure l’anno dopo ributta?
2) se taglio tutti i rametti lasciando solo il fusto ed i rami principali completamente “pelati”, la pianta poi riprende?
Ringrazio per la risposta che mi darete anche se sono ormai conmvinto di aver perso le mie belle siepi.
Grazie Giuseppe
Posso dirle innanzitutto che il prodotto che le hanno consigliato, seppur efficace non è il massimo in termini di impatto ambientale, in ogni caso, se vorrà mantenere delle siepi di bosso nel suo giardino, tra le operazioni di manutenzione ordinaria della sua siepe, oltre alla potatura, dovrà aggiungere anche un paio di trattamenti con un insetticida a base di piretroidi. Si spera che nel giro di un paio di anni si sviluppi naturalmente una popolazione di parassitoidi in grado di dare del filo da torcere alla piralide.
Rispondendo ai suoi quesiti:
se non fa nulla, ogni tentativo di germoglio viene mangiato e pertanto dopo una stagione il bosso muore.
Idem per la potatura drastica, che non risolve nulla, il bosso è in grado di germogliare, ma se ci sono i bruchi è fatica sprecata
Dimenticavo, sono di 22040 Brenna (CO), non riesco a mettere la segnalazione.
Ci pensate Voi, grazie!
Ci pensiamo noi , Grazie
anche io mi sono ritrovato le piantine secche di bosso e non mi era mai successo.
sono sul lago di garda, parte bresciana di salò
Buon giorno, ho sei piccole piante di bosso in giardino, attaccate quest’anno dalla piralide e da lumache. Avendo notato in via sperimentale che il bruco muore se viene bagnato con alcol denaturato, vorrei sapere se la pianta soffre se periodicamente viene irrorata con alcol. Chiedo scusa per la mia ignoranza in materia.
Segnalo infestazione a Pescate (LC) su piante di bosso. Dopo irrorazione con sospensione di Bt varietà Kurstaki si ottengono buoni risultati, ma l’estate piovosa ha reso necessario fare trattamenti più frequenti. La mia impressione è che l’insetto adulto abbia una mobilità con volo proprio decisamente sottovalutata; la rapidità di diffusione ne è un chiaro indizio.
Sono piuttosto pessimista sulle sorti dei nostri giardini all’italiana. Chiedo se la fase larvale sia appetita ad uccelli ed altri predatori insettivori oppure se nei luoghi di origine l’insetto abbia nei naturali antagonisti specie specifici.
Come naturale penso che nei luoghi di origine il lepidottero abbia i suoi limitatori naturali. Da noi è presto per capire se qualche parassitoide generalista abbia messo le zampe su questa piralide. Gli uccelli e in particolre i merli abbiamo visto che raccolgono le larve morte cadute a terra e questo è un guaio quando si tratta con prodotti tossici
Sinceramente non ho elementi per risponderle, a buon senso direi che qualche danno lo provoca in quanto se si mette una foglia in alcool si solubilizza la clorofilla. Forse è meglio usare un getto forte di acqua oppure un comune insetticida gia citato nelle precedenti risposte
Salve …abito in una frazione del comune di Borgo A Mozzano in provincia di Lucca,ieri mi sono accorta che la siepe di bosso ultra centenaria è stata attaccata da questi bruchi..non era mai accaduto precedentemente…ho cercato quindi su internet per saperne di più,e vedo che c’è un epidemia purtroppo..vivo nelle immediate vicinanze di un bosco dove ci sono tanti animali e vorrei usare qualcosa di efficace per salvare la siepe piantata da mio nonno…ma nello stesso tempo non crei problemi agli altri animali.. ho visto che consigliate il btk…può andare anche per siepi di diversi metri?vi ringrazio anticipatamente
Il BtK funziona molto bene, unico limite è che bisogna trattare sulle larve molto piccole, in fase di vorace alimentazione, le larve grosse, purtroppo, verso le ultime mute mangiano poco o addirittura smettono di alimentarsi, per cui il BtK, non avendo un’azione di contatto, ma dovendo essere ingerito , non gli fa nulla.
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Anch’ io ho lo stesso problema della Signora Mina; ho un giardino in una frazione del comune di Borgo a Mozzano (Lucca) e da una settimana all’altra ho visto disseccare varie siepi di bosso abbastanza antiche ed estese. Mi dispiacerebbe doverle far tagliare. Per caso operate anche in questa zona o avete ditte consociate con voi? Io conosco ditte locali, ma non so se sono aggiornate sui trattamenti visto che questa infestazione è nuova qui da noi.
Grazie R. Ferri
Il trattamento è semplice e qualunque giardiniere è in grado di effettuarlo. Chieda solo che venga utilizzato un prodotto a base di piretroidi e che la siepe venga bagnata bene anche all’interno della vegetazione
Solo per segnalare che verso i primi di agosto 2014 il mio centenario bosso, che è sempre stato rigogliosissimo, è stato vittima di un attacco di piralide che, nel giro di una decina di giorni ( e durante la mia assenza) ha quasi completamente distrutto le foglie ed ora la pianta, alta oltre tre metri, appare completamente rinsecchita. ed avvolta da un velo fitto. Ho fatto i trattamenti ( purtroppo tardivi) e spero in una ripresa primaverile. La mia zona è Voghera (PV).
Cordiali saluti
Se l’infestazione è stata eliminata , vedrà che in breve tempo compariranno nuove foglioline, dia un piccolo aiuto alla siepe con una leggera concimazione, utilizzando un concime comune tipo quello per il prato.
L’importante è tenere lontano il bruco..
parlando con amico prof. in biologia, questi mi ha rassicurato col fatto che se la piralide si nutre solo di bosso (e per ora questo e da quasi tutti accertato) questa non fa morire la pianta perchè l’anno dopo deve ancora nutrirsi di essa. Comunque, su suo consiglio, ho provveduto a tagliare le piante “concitae” lascianso solo il fusto principale dal quale, alla base, stavano partendo nuovi rametti con foglioline, ho pulito e concimato il tutto ed ora attendo gli eventi. Spero solo che l’inverno non sia troppo freddo e che permetta alle piante di ricrescere. Una siepe l’ho trattato come dicevo e vedo che la piralide si è fermata, ora entriamo nella stagione fresca e la riproduzione larvale dovrebbe fermarsi.
buongiorno, due giorni fa ho trovato il mio bosso, che si stava seccando in maniera strana e ho scoperto che era infestato da questo bruco, avendo solo una pianta ho proceduto a toglierli uno per uno e poi con la pompa dell’acqua usata tipo “idrante” la sto pulendo tutti i giorno per togliere larve, uova, e sembra che funzioni….certo avendone solo una..
si può fare, abito a Nepi provincia di Viterbo e ho saputo che ha già distrutto altre siepi nella zona.
Con l’acqua a pressione funziona bene ed è privo di effetti collaterali !!
salve anche qui nelle mie zone (prov di Roma) ci sono molte piante infette…un mio amico ha utilizzato con successo DORITOX a base di Carbaril puro(esente b-naftolo) e Coadiuvanti ed inerti… vorrei sapere se è indicato per il tipo di insetto e se nocivo…grazie
Beh ha usato un cannone per uccidere un topolino, è un prodotto tossico da utilizzare con prudenza…
Ho il giardino sul Carso triestino. Io non considero la piralide del bosso un topolino: alla fine della storia il giardino all’italiana sarà solo uno dei tanti bei ricordi di questo nostro disgraziato Paese. Mi pare che le preoccupazioni ambientalistiche manchino il bersaglio. Tutti i prodotti finora consigliati da siti, riviste ed enti dedicati, come l’Ersa del FVG o il Laboratorio fitopatologico di Varese, sono pochissimo efficaci per cui se ne sta facendo un uso spropositato e molto più dannoso per l’ambiente, a mio parere, rispetto all’uso di un insetticida sistemico dato una solo volta o massimo due. Parlo per esperienza personale. A causa del Cylindrocladium buxicola, già da tre anni tengo la mia siepe di bosso sotto controllo tramite Fosetil alluminium e Tiofanate metile dati alternativamente. Non è che ho vinto la battaglia, visto che per il momento questo fungo non ha avversari, come confermatomi da due specialisti del bosso, uno francese e uno italiano, ma la siepe non è orrenda a vedersi, è solo un po’ malconcia. Probabilmente però questi trattamenti hanno reso sgradevoli i miei bossi alla piralide (che ha comunque tentato di cibarsene, procurando pochissimi danni), e che si è perciò rivolta altrove, cioè a una Berberis thunbergii aurea, defogliandola non poco. Fortunatamente l’ho scoperto in tempo e l’ho irrorata con Thiacloprid, come avevo letto nel Notiziario della Scuola Agraria del Parco di Monza (Luigi Strazzabosco). E’ passato oltre un mese e finora non ho trovato nuovi attacchi. E’ da notare che se il Thiacloprid è dannoso per le api, non lo so ma mi figuro di sì, tuttavia i bossi topiati non hanno né fiori né dunque api.
Noi di solito consigliamo un abbattente a base di piretroidi per “azzerare” l’infestazione per poi proseguire nel controllo utilizzando BT in quanto questo è attivo solo sulle giovani larve. Riguardo al Thiacloprid è un prodotto della famiglia dei neonicotinoidi e dunque molto dannoso per le api, effettivamente il bosso topiato non ha fiori, ma si è visto che anche per il mais il prodotto potrebbe essere assorbito attraverso la rugiada o la condensa formatasi sulle foglie che i pronubi o altri insetti a volte assorbono con la loro attività di ricerca.
Anch’io userò il Bacillus thuringiensis, che certamente è efficace e non dannoso; l’unico problema è che bisogna darlo in un determinato periodo di vita dell’insetto e i giardinieri amatoriali, come me, normalmente sono del tutto profani al riguardo. Perciò mi sono rivolta a un amico agronomo che mi avviserà, ormai l’anno prossimo, del momento giusto per usare il BT. Sono conscia di tutti i pericoli che stanno correndo le nostre povere amiche api e mi sono rivolta a un noto apicoltore delle mie parti per saperne di più. Lui è convinto che l’ape sia in grave pericolo perché il nostro modo di vivere generale mal si concilia con il loro benessere. Dovremmo ripensarci ‘globalmente’ e avere più rispetto per il verde, che per la maggior parte della gente è considerato un elemento ornamentale, mentre invece è essenziale, indispensabile, per la nostra vita: no alberi no party!
Il BT è molto efficace le uniche accortezze fondamentali sono: preparare la soluzione con acqua leggermente acidificata (esistono prodotti specifici per lo scopo), trattare solo in presenza di larve piccole, trattare nelle ore serali, ripetere il trattamento dopo 4-5 giorni.
Ovviamente il BT non fa nulla agli adulti i quali potrebbero essere catturati con trappole a feromoni o con trappole che utilizzano fonti luminose.
Concordo sul problema delle api e dell’ambiente, tutti dobbiamo fare qualcosa modificando anche le nostre piccole abitudini
Anch’io sono vettima di questo insetto, ho già trattato con bt ma ad ogni pioggia bisogna nuovamente intervenire, sentendomi scoraggiata ho aperto il pollaio per capire se le galline potevano darmi una mano e devo dire che gradiscono molto i bruchi!!
Un’ottima strategia Bio. Galline e Bacillus! Buona battaglia.
Vi allego i risultati della mia ricerca sui prodotti dannosi per le api e sono veramente preoccupata che tra i 7 (sette) più dannosi siano inclusi clorpirifos e deltametrina (ma non il thiacloprid).
QUOTE
greenpeace e le sorti delle api
ANCHE GREENPEACE SI PREOCCUPA PER LE SORTI DELLE API,
nel proprio rapporto l’organizzazione denuncia i rischi derivanti da inquinamento e neonicotinoidi.
Greenpeace ha pubblicato il rapporto ‘Api in declino – le minacce agli insetti impollinatori e all’agricoltura europea’, in cui si sottolinea quanto siano importanti questi insetti così fondamentali per il nostro benessere. Infatti questi piccoli, bellissimi insetti sono uno dei motori principali delle produzioni nei nostri campi e di conservazione della biodiversità in natura.
Nel rapporto si legge che senza l’impollinazione effettuata dagli insetti, circa un terzo delle colture a scopo alimentare dovrebbe essere impollinato con altri mezzi, oppure avremmo una produzione di cibo significativamente inferiore. Secondo stime recenti i benefici economici, al livello globale, legati all’impollinazione ammontano a 265 miliardi di euro. Ci sono poi le piante selvatiche che dipendono in larga parte, tra il 60 al 90%, dall’azione impollinatrice degli insetti per riprodursi. Indispensabili, quindi, per la conservazione della biodiversità.
Fondamentali per un mondo in cui la richiesta di cibo cresce di giorno in giorno e in cui la necessità di salvaguardia della biodiversità è un imperativo per tutti. Eppure le nostre piccole amiche sono minacciate e la loro esistenza è messa a repentaglio.
Nel 2006 solo negli Stati Uniti si è registrata una perdita del 30-40% delle colonie di api e non è che in Europa le cose vadano meglio: negli ultimi inverni la mortalità delle colonie di api è stata in media di circa il 20 % (con una forbice che va dall’1,8% al 53% tra i diversi Paesi).
Secondo il rapporto di Greenpeace questo drammatico calo è dovuto a molteplici fattori: malattie e parassiti, cambiamenti climatici, pratiche agricole di stampo industriale. In particolare alcuni pesticidi, fra i quali i neonicotinoidi, che sono dei veri e propri killer. Infatti, oltre ai fenomeni di intossicazione acuta che portano alla morte immediata delle api, questi pesticidi hanno molti effetti sub-letali, come ad esempio effetti sulla fisiologia, interferenze con la capacità di approvvigionamento del cibo, problemi d’orientamento e impatto sui processi di apprendimento. La capacità delle api di resistere a malattie e parassiti sembra essere direttamente influenzata dalla loro esposizione a tali sostanze tossiche, con conseguenze catastrofiche per la salute e la sopravvivenza delle api e degli altri impollinatori naturali.
Nel rapporto sono individuati sette pesticidi che, secondo Greenpeace, devono essere subito vietati a causa della loro tossicità estremamente alta e degli effetti sub-letali e/o sistemici sulle api. L’elenco comprende imidacloprid e clothianidin della Bayer, thiamethoxam della Syngenta, fipronil della Basf e clorpirifos, cipermetrina e deltametrina prodotti da diverse aziende agrochimiche che incamerano profitti significativi dall’uso massiccio di queste sostanze chimiche in agricoltura.
I governi europei dovrebbero, quindi, sostenere – come primo passo – il divieto dei tre neonicotinoidi come proposto dalla Commissione europea lo scorso 15 marzo; approvare adeguati piani d’azione a livello europeo per vietare tutti i pesticidi dannosi per le api e gli altri impollinatori; aumentare i finanziamenti per ricerca, sviluppo e applicazione di pratiche agricole ecologiche.
Sono passi necessari e vitali: senza le api sono a rischio interi ecosistemi, l’agricoltura e la produzione alimentare.
Il rapporto è consultabile qui: http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/image/2013/rapporti/Api_in_declino.pdf
Natalie Nicora
UNQUOTE
Alla luce di quanto sopra io penso che bisognerebbe ripensare l’utilizzo del clorpirifos e della deltametrina e sconsigliarne l’uso conseguentemente. Almeno questo è il mio parere, per cui ribadisco che preferisco usare il thiacloprid.
Stavo accuratamente tenendo sotto controllo i miei bossi, vederli così pieni di nuovi getti sono una meraviglia! E oggi la (attesa) brutta notizia: la piralide è tornata! Complice, ovviamente, la ripresa delle temperature… si inizia il nuovo trattamento. Tenente sotto controllo anche i vostri. Ciao!
Salve è la prima testimone dell’infestazione 2015, in che paese vive?
Per i trattamenti consigliamo Bacillus thuringiensis o prodotti a base di piretro, sin dai primi giorni di primavera.
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purtroppo nel mio giardino di scanzorosciate BG i bossi sono già pieni di piralide. l’anno scorso ho trattato piu’ volte con bacillus t. senza risultato . sembra che il piretro funzioni . ma ogni quanti giorni devo fare il trattamento?
Scrivo da Bassano del Grappa, 3 giorni fa ho fatto strage di piralide con apposito prodotto comperato presso consorzio (Karate – Compo), doveva esser tossico a sufficienza ma oggi ho notato altri piccoli bruchi vivi… Farò nuova passata.
ho tenuto sotto controllo le piante. Improvvisamente sono comparsi i primi bruchi e anche ben sviluppati. Non hanno una gran mobilità e molti sono ancora intrappolati dalle loro “ragnatele”. Bisogna riprendere i trattamenti.
Ho fatto anche alcuni sopralluoghi in al posti che conoscevo infestati l’anno scorso. Stesso risultato.
Luogo Verona.
ho tenuto sotto controllo le piante. Improvvisamente sono comparsi i primi bruchi e anche ben sviluppati. Non hanno una gran mobilità e molti sono ancora intrappolati dalle loro “ragnatele”. Bisogna riprendere i trattamenti.
Ho fatto anche alcuni sopralluoghi in al posti che conoscevo infestati l’anno scorso. Stesso risultato.
Luogo Verona.
Salve, non sapevo nemmeno che esistesse! Ho un giardino all’italiana di quasi cent’anni con aiuole delimitate da basso nano. Le piante sono totalmente infestate e solo oggi ho finalmente scoperto di cosa si tratta,grazie a voi. Sono nel Lazio, a Rieti.
Le consigliamo trattamenti con piretroidi o con Bacillus in questi periodi primaverili è molto importante controllare la prima infestazione quando i germogli di bosso sono ancora teneri.
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Ciao ho scoperto l’esistenza di questa piralide e della sua diffusione solo ora… dopo una ricerca sul web a causa di una infestazione su bossi centenari di un giardino all’italiana a Spoleto (PG)… Tutto è accaduto molto all’improvviso e già qualche pianta è completamente secca.
Per non compromettere anche l’avifauna presente proverò con i rimedi biologici anche se dalla lunghezza delle larve presumo che sarà una battaglia che continuerà anche per il 2016…
Vi aggiornerò.
Grazie per i consigli
Grazie per la segnalazione e buona battaglia.
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Buonasera, purtroppo oggi ho notato che la piralide attacca anche la CORTECCIA del buxus . Tre cespugli completamente defogliati e morti ( trattati piu’ volte con bacillus t.), avevano il colletto della pianta pieno di piralidi che stavano rosicchiando tutta la corteccia, unica parte con ancora un pochino di linfa …
Abito a Rieti e da alcuni giorni ho visto morire un bosso in vaso, che pensando che ormai era morto l’ho tagliato e buttato.
Oggi ho visto che anche altri due bossi che ho nel giardino si stanno ammalando e ho visto che sono ricoperti da tanti bruchi.
evero attacco ai bossi a Sesta Godano (SP), in Val di Vara, m 350 sul livello del mare, iniziato nel giugno 2015. Inizierò la lotta donani.
Buongiorno. Sto svolgendo la mia tesi di laurea magistrale all’Università degli Studi della Tuscia con argomento la gestione entomologica dell’Orto Botanico di Viterbo. In questo momento mi sto dedicando allo studio di questo lepidottero e volevo segnalare peraltro una sua massiccia presenza in tutto il viterbese (l’ho già segnato sulla mappa).
Cara Demetra, posso inserire nel mio lavoro la vostra mappa con le varie segnalazioni? Ovviamente citando la fonte.
Certo ci fa solo piacere, ci scusiamo se abbiamo risposto così tardi ma ci era sfuggito questo commento.
La prego di tenerci aggiornata con la sua tesi e se possibile saremmo felici di leggerla.
Per qualsiasi richiesta scriva a : grasso@demetra.net
Buongiorno, sto controllando da alcuni mesi i nostri bossi ultracinquantenni (erano molto belli prima della piralide) dopo averli trattatti con prodotti vari le larve sono scomparse e le foglioline sono tornate a ricoprire quasi completamente i rametti, ma le farfalle non li hanno abbandonati, sono diminuite, ma si vedono ancora girare attorno.
Cosa devo fare?
Segnalo la distruzione completa di un viale di bosso avvenuta in poche settimane a Supino (Frosinone)
La Piralide è arrivata alle porte del mezzogiorno. Le segnalazioni anche al centro sud cominciano ad essere molte. E’ un gran dispiacere per noi dover testimoniare tutto ciò.
Il mio vialetto di bossi venticinquenni sta morendo. Ora so chi lo uccide. Non sonoesperta di pupe, larve, uova. Ora, a settembre, cosa dare alle piante che sono all’interno piene di seccume pulvirulento- bambagioso-granuloso e velato di impercettibili ragnatele- Abito ad Arezzo. La piralide è arrivata alla grande.
Buongiorno si l’infestazione ha raggiunto ampiamente il centro italia. Una delle cose più importanti è guardare spesso (giornalmente) la siepe e appena si notano i bruchi intervenire immediatamente con un trattamento con prodotti a base di piretroidi, oppure con un prodotto biologico a base di Bacillus thuringiensis subspecie Kurstaki, se le larve sono piccole.
Purtroppo non esistono cure ‘preventive’ se non il costante monitoraggio e la collaborazione con il vicinato, in quanto se il vicino non fa nulla sulla sua siepe allora tutto è inutile.
saluti e sempre in guardia. I trattamenti sono da ripetere ogni 28 giorni.
Saluti
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Ho qualche problema anche io con le mie piante e navigando in rete ho letto questo articolo: http://www.processionaria.it/piralide_del_bosso.html
Il sito è un po’ vecchio quindi chiedo a voi se è ancora affidabile o ci sono nuovi metodi.
Grazie!
Ho qualche problema anche io con le mie piante e navigando in rete ho letto questo articolo: http://www.processionaria.it/piralide_del_bosso.html
Il sito è un po’ vecchio quindi chiedo a voi se è ancora affidabile o ci sono nuovi metodi.
Grazie!
Buon giorno, quanto indicato nel sito che ha visitato è ancora attuale, aggiungerei che funziona bene anche il BT var. Kurstaki.
Buongiorno,
bellissimo blog complimenti, ho letto che un ottimo rimedio sono i nematodi, Lei conferma?
se si vorrei sapere se sono nocivi per il mio gatto, spesso va ad addentare le foglie….tengo più a lui che alle piante:-)
Grazie in anticipo e cordiali saluti
No, i nematodi non sono nocivi per il gatto.
saluti
Reggio Emilia, anche la mia siepe é stata fatta fuori, una parte l’ho tagliata completamente mentre sulla parte residua ho spruzzato un insetticida.
Vi faccio presente che oltre il bosso sono stati attaccati i gerani, l’edera ed un altra pianta fiorita che non ricordo il nome. Ho notato inoltre bruchi arrampicarsi sull’acero saccarino.
Giuseppe
Buongiorno, sono Daniela dalla provincia di Parma (Borgo Val di Taro). Il mio bosso è stato attaccato dalla piralide, e ho già fatto due trattamenti con un insetticida a base di deltametrina, a distanza di circa quindici giorni. In entrambi i casi ho riscontrato la presenza di larve morte cadute a terra, l’unica differenza erano le dimensioni delle larve, più piccole dopo il secondo trattamento. Adesso ho notato dei germogli sulla parte terminale dei rametti secchi. Il bosso è da potare perché in mezzo c’è una scala, ma se poto la parte terminale, su cui sono i nuovi germogli, poi cresceranno altre foglie più in basso? è meglio eliminare la parte secca o lasciarla? Grazie
Nel suo caso aspetterei a potare il bosso, lo lasci rivegetare bene, sempre tenendo d’occhio la piralide e poi quando è ben rinverdito può procedere.