Mercoledì 20 novembre, giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, il settore educazione ambientale conduce con tutti i bambini e bambine della scuola primaria di Barzago, una giornata dedicata ai DIRITTI NATURALI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE:

 ALLA RICERCA DEL DIRITTO PERDUTO

…MI RACCONTI UNA STORIA?

Copyright Demetra ONLUS

L’educazione ambientale nasce negli anni 70  con l’obiettivo di tutelare e proteggere Parchi e aree protette, aventi pregio naturalistico. Ma già negli anni 90 l’animazione e l’educazione ambientale si trasformano, preferendo come territorio di azione il “territorio vicino”, quello in cui si abita, dove è necessario garantire ben-essere all’ambiente intero e  a tutti gli abitanti. Il concetto di educazione ambientale nel nuovo millennio ancora evolve, e si tramuta in educazione allo sviluppo sostenibile ed ad una  cittadinanza attiva e responsabile. In modo particolare, ci si indaga su quali siano i diritti perduti della infanzia moderna, abitante nelle nostre città, nel nostro contesto territoriale sociale ed ambientale.
Volantino Giornata diritti bambini
 
L’associazione centro di informazione Non violenta di Cesena conia il decalogo dei diritti NATURALI perduti dei bambini del mondo industrializzato moderno:

 “I diritti naturali dei bambini e delle bambine di tutto il mondo”

 1. il  diritto all’ozio  
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti.
2. il diritto a sporcarsi
a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, i sassi , i rametti.
3. il diritto agli odori
a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura.
4. il diritto al dialogo
ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare.
5. il diritto all’uso delle mani
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco.
6. il diritto a un buon inizio
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita, respirare aria pura.
7. il diritto alla strada
a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.
8. il diritto al selvaggio
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi.
9. il diritto al silenzio
ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua.
10. il diritto alle sfumature
a vedere il tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle.
 
Questo documento è un vero e proprio inno alla libertà dei bambini e delle bambine, ma è anche una sintesi attualissima delle finalità del moderno  ambientalismo  e  della moderna educazione ambientale: il diritto a vivere in un ambiente sano e al contatto con la natura, a poter crescere sperimentando direttamente i propri sensi e le proprie abilità, ad organizzarsi liberamente, a potersi esprimere e  ad essere ascoltato, e soprattutto il diritto ad un mondo che abbia un futuro.
COMUNE DI BARZAGO

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