Il Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf) è stato ascoltato il 29/06/2012 in commissione Ambiente alla Camera nell’ambito dell’esame del provvedimento sulle “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che l’ordine ha seguito con molta attenzione ed interesse condividendone sia le motivazioni che i contenuti.
«Il verde urbano inteso non solo come elemento di arredo, ma specialmente come strumento per il miglioramento della qualità della vita nelle città, è da sempre al centro del dibattito culturale della nostra categoria professionale, nonché argomento della formazione continua che i nostri iscritti intraprendono per mantenere e garantire alti standard qualitativi della propria attività professionale – ha dichiarato la vicepresidente Conaf Rosanna Zari: il verde urbano è stato proprio l’argomento di una delle tesi discusse durante il recente Congresso nazionale di Trapani».
Sul testo il Conaf però ha apportato alcune osservazioni: «Pur condividendo la necessità di dare maggiore importanza e risalto alla “Giornata nazionale degli alberi” secondo quanto previsto all’art.1 proprio per promuovere, tra le molte finalità, la conoscenza dell’ecosistema boschivo e per stimolare un comportamento quotidiano sostenibile al fine della conservazione della biodiversità, attraverso la messa a dimora in aree pubbliche di piantine di specie autoctone si rileva che questo tipo di attività necessita di una approfondita programmazione e progettazione».
Il Conaf ritiene «estremamente importanti le funzioni attribuite al Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito presso il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, di cui all’art. 3 del testo normativo in esame». Il Consigliere Mattia Busti ha precisato come l’ordine «mette sin da ora a disposizione del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’istituendo “Comitato per lo sviluppo del verde pubblico” i propri esperti e le proprie competenze tecniche per contribuire alla formulazione di adeguate linee guida sia per la realizzazione di nuove aree verdi sia per la divulgazione della importante iniziativa promossa dalla nuova norma».
Il Conaf ha poi espresso le proprie perplessità circa alcuni emendamenti operati durante il passaggio al Senato del disegno di legge, rispetto al testo licenziato della Camera: in particolare è stato auspicato il ripristino di alcuni importanti articolati volti a prevedere opportuni strumenti e interventi per la conservazione e il ripristino del paesaggio rurale o forestale non urbanizzato, nonché per la riduzione di consumo di suolo a favore del riuso di insediamenti residenziali e produttivi esistenti.
Inoltre il Conaf non condivide la modifica integrale degli articoli in cui erano previste forme di incentivazione e sgravio fiscale per “interventi di progettazione, esecuzione e manutenzione di coperture a verde, pareti rinverdite, giardini pensili e orti urbani, finalizzati all’assorbimento delle polveri sottili, alla mitigazione dell’inquinamento acustico e alla riduzione delle escursioni termiche”. «Richiamiamo l’attenzione sul fatto che complessivamente deve essere perseguita ed incentivata la qualità del verde urbano; tale obbiettivo sarà più facilmente raggiungibile se le amministrazioni si doteranno di strumenti di programmazione quali il regolamento del verde urbano, il piano del verde urbano, il censimento del verde urbano e la carta del verde urbano. Per il perseguimento anche di quanto previsto nelle “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” la amministrazioni dovrebbero assicurare la presenza all’interno degli uffici preposti alla gestione del verde urbano di tecnici qualificati ed Iscritti all’Albo dei dottori agronomi e dei dottori forestali».
L’intervento del Conaf è stato molto apprezzato dal deputato Pd, Ermete Realacci: «Ritengo importante il contributo fornito dal Consiglio dell’ordine nazionale per la disponibilità e competenza dimostrate durante il percorso di formazione di una legge che ha come obiettivo l’adeguamento agli standard europei per la qualità del verde urbano».

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