La prossima specie ‘straniera’ invasiva a sbarcare in Italia sara’ un calabrone asiatico, la ‘vespa velutina nigrithoraxis’. I ricercatori europei lo tengono d’occhio da tempo, perche’ questo insetto puo’ avere un forte impatto sulle api e quindi sull’apicoltura, un settore gia’ colpito negli ultimi anni dalla moria delle preziose impollinatrici. Il calabrone asiatico attacca le api da miele europee, soprattutto nel periodo fra giugno e settembre.
Storia
Il calabrone asiatico originario della Cina attacca le api da miele europee, soprattutto nel periodo fra giugno e settembre. Questa specie è stata ufficialmente definita come residente in Francia nel 2005.
Prima della fine del 2006 era presente nella regione dell’Aquitania e infine si è stabilita definitivamente nell’area sudoccidentale del Paese.
Già nel 2009 è stato verificato che ci fossero diverse migliaia di nidi nella zona di Bordeaux.
Poi è arrivata in Spagna ed è pronta a varcare anche il confine con l’Italia.
L’ipotesi più probabile è che questo calabrone asiatico sia arrivato insieme a della merce cinese dallo Yunnan, e le condizioni climatiche dell’Europa meridionale sono simili a quelle dell’Asia continentale.
Caratteristiche
E’ un po’ più piccolo del calabrone europeo. L’imenottero è riconoscibile per il corpo scuro e le strisce gialle sull’addome. Le regine possono essere di 30 mm, i maschi di 24 mm, le operaie sono circa 20 mm. Ha caratteristiche zampe gialle. Insetto sociale costruisce nidi, con diverse migliaia di individui. Le regine di solito iniziano a costruire il nido in luoghi vicino alla terra: cespugli e arbusti, o in metropolitana. Quando la colonia cresce, iniziano a costruire un nuovo nido nella nuova posizione, quasi sempre alto in un albero. La regina continua a deporre le uova nel nido nuovo. Le larve rimanenti sono sollevate alla scadenza da parte dei lavoratori nel vecchio nido, e poi gradualmente il vecchio nido è abbandonato.
Nuovi nidi in genere sono comparsi nella zona esatta, e sono state generalmente già abbastanza grandi nel momento in cui sono evidenti. Questa specie è molto resistente sono in grado di ricostruire il nido in un breve lasso di tempo.
Tutte le vespe hanno pungiglioni con cui uccidono le loro prede e difendono i loro nidi.
Pericolosità
Gli esseri umani sono stati attaccati dopo questi calabroni, che non sono aggressivi ma attaccano in gruppo non appena il loro nido è minacciato.
Ci sono state segnalazioni di persone ricoverate in Francia, dopo aver subito uno shock anafilattico a causa di molteplici punture. A causa della loro dimensione più grande, pungiglione di vespe è più pericoloso di quello di un’ape.
Questa vespa ha come preda le api. Vale la pena ricordare che circa l’84% delle specie di piante e il 76% della produzione alimentare in Europa dipende dall’impollinazione delle api, le quali oltre doversi confrontare con la moria che negli ultimi anni le affligge si devono confrontare con un nuovo nemico la Vespa Killer.
Aggiornamento 2013
In Italia si segnalano avvistamenti in Liguria e Toscana. Nello specifico questo esemplare è stato catturato da un apicultore Ligure.